Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

AGGIORNAMENTO: per ottimizzare la funzionalità del sito, piuttosto che pubblicare una seconda notizia con le sole fototifo, abbiamo deciso che – dopo la pubblicazione in rivista – ripubblicheremo la cronaca stessa, ma implementata dell’intera galleria fotografica che troverete a fine articolo.

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Un tempo non era certo una partita “normale”. Si affrontavano due realtà che erano, ed in parte restano, agli antipodi non solo a livello politico, ma pure come modo di intendere la curva, il modo di esprimere i pensieri e, più in generale, nell’attitudine del proprio essere ultras.

Un tempo Livorno-Lazio era sottolineata con l’evidenziatore perché vedeva di fronte la “nera” Curva Nord laziale contro la “rossa” Curva Nord livornese. La partita sugli spalti attirava le attenzioni di una gran bella fetta del mondo ultras, sempre pronta a schierarsi con questa o quella fazione a seconda dell’idea politica. Da una parte non ci sono più gli Irriducibili, dall’altra sono scomparse le Brigate Autonome, ma l’idea politica non è mutata poi così tanto: i Laziali restano fondamentalmente schierati da una parte, i Livornesi dall’altra parte della barricata. Ciò che è cambiato, ed in maniera drastica, è il contesto nel quale viene giocata la partita: il primo vero ed importante aspetto da considerare è che la Curva Nord laziale ha deciso, in maniera quasi totale, di non sottoscrivere la tessera del tifoso, ragion per cui molte trasferte, e questa non poteva fare eccezione, sono off-limits.

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Se proprio si vuol trovare un punto in comune tra le due tifoserie, si può dire che entrambe sono sul piede di guerra col proprio presidente: i Laziali, dopo innumerevoli striscioni e cori anti-Lotito, sono passati ai fatti, con dodicimila paganti nell’ultima partita giocata tra le mura amiche, e per di più con la Curva Nord praticamente deserta; segno che la tifoseria ha la seria intenzione di mettere i bastoni tra le ruote ad un presidente che, probabilmente, a Roma ha fatto il suo tempo.

Anche la tifoseria amaranto ha il suo bel daffare col presidente Spinelli: ad ogni partita cori e striscioni non fanno mistero di un amore che sembra ormai al capolinea. Il presidente viene accusato di non voler rinforzare una squadra che, in questa stagione, ha accusato carenze tecniche in parte nascoste da impegno, grinta ed abnegazione.

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

In questo clima di guerra al proprio presidente, impossibile aspettarsi una gara da tutto esaurito; se a questo aggiungiamo il fatto che a Livorno il tempo è inclemente e la pioggia cade abbondantemente prima della gara, arriviamo a pensare che i bei tempi, con le due curve schierate a pieno organico, sono un ricordo di ciò che fu. Ed, in effetti, in questo pomeriggio l’Armando Picchi presenta parecchi vuoti. La Curva Nord fa la parte da leone (ma anche in questo settore i posti vuoti sono parecchi), la Gradinata è ben piena solo nella parte centrale, mentre il settore ospiti vede la presenza di qualcosa meno del classico centinaio di persone.

Se l’aspetto numerico lascia un po’ a desiderare, è bene ricordare che nel settore ospiti sono presenti tifosi laziali non riconducibili a gruppi ultras della Nord. Ma che la battaglia contro Lotito non veda impegnata solo la Curva Nord, lo si capisce chiaramente dai primi cori che i Laziali fanno partire e che chiamano in causa proprio il vulcanico presidente; a ciò bisogna aggiungere il messaggio che viene esposto in balaustra, “Libera la Lazio”, che lascia ben poco all’immaginazione. Malgrado il numero ridotto, i Laziali si fanno notare qualche minuto prima del’inizio della partita per una sciarpata e poi, dopo aver offeso il proprio presidente, passano ad offendere i dirimpettai.

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno entra in gioco quando le squadre scendono in campo, partendo con i primi cori, anche se a livello coreografico c’è davvero poco da segnalare, se non un paio di bandiere che vengono agitate nella parte bassa. La curva di casa opta per la sostanza, così i cori vengono dettati da centro settore e cercano di coinvolgere gran parte dei presenti. L’inizio è ottimo, i cori vengono tenuti alti per diversi minuti, l’incitamento è continuo e la partecipazione non è affatto male, con una gran bella fetta di curva che prova a spingere la squadra ad una vittoria che terrebbe in vita le speranze di salvezza.

Nei primi minuti viene mostrato uno striscione per la cui traduzione mi astengo, ma che, oltre ad alcuni drappi dell’AEK di Atene, segnalano che una rappresentanza degli ultras greci è presente al fianco dei gemellati. Non mancano i cori che ricordano il legame AEK Atene-Livorno e, di tanto in tanto, anche alcune bandiere gialle vengono sventolate e mostrate a centro curva.

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Il tifo degli ultras amaranto è continuo, si passa dall’incitamento alla squadra ai cori contro la repressione, vengono ricordati a più riprese i diffidati mentre, in un paio di occasioni, si ribadisce la poca simpatia per la Lazio ed i suoi ultras e, proprio per questo motivo, vengono intonati anche alcuni cori politici. Se di colore in Curva Nord se ne vede poco, cori e battimani riescono ampiamente a sopperire all’estetica ed a offrire un incitamento di qualità. Malgrado la curva non sia completamente piena in questo pomeriggio, non si può certo dire che il tifo non sia stato all’altezza. Probabilmente, almeno il primo tempo, lo posso giudicare come una delle migliori prestazioni sul piano vocale in questa stagione.

I Laziali fanno quel che possono, non sono ultras ma comunque cercano di far gruppo e di sostenere al meglio la squadra. Non mancano di intonare qualche coro offensivo verso la curva di casa, gesticolano a distanza con i vicini della Curva Sud, ma non disdegnano pure qualche coro verso la squadra. A livello di colore hanno un paio di bandiere della Lazio ed altrettanti tricolori, l’inno di Mameli viene cantato in maniera compatta e decisa e qualcuno storpia un po’ il finale, facendo una “piccola aggiunta” che poco piace ai vicini di Curva Sud e Gradinata.

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Il primo tempo si chiude con la Lazio in vantaggio di una rete, ma con il pubblico di casa che non ha mai smesso un secondo di incitare la squadra. La ripresa vede ancora la Curva Nord sugli scudi. Il tifo riparte deciso a voler trascinare la squadra almeno al pareggio, risultato che potrebbe anche non bastare dato il calendario che vede il Livorno giocare due delle prossime partite su tre in trasferta.

I Laziali prendono gusto ad incitare la squadra e combinano qualcosa in più rispetto ai primi quarantacinque minuti, restando compatti ed esibendosi in qualche battimano; a livello di tifo cercano di riproporre i cori comuni della Curva Nord. Anche in questa ripresa il presidente Lotito rimane in cima ai loro pensieri, poi anche i cugini della Roma entrano di diritto tra le fazioni da offendere, mentre i cori di incitamento alla squadra non vengono meno. Il numero li penalizza, il tifo non può essere troppo incisivo, comunque si fanno notare per una seconda sciarpata e, magari favoriti dal risultato, non cadono nella trappola di sedersi per vedere passivamente la partita.

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

Livorno-Lazio 0-2, Serie A 2013/14

La Lazio trova la via della rete per la seconda volta. Il raddoppio ospite abbatte le certezze di una curva che ora si vede davanti lo spettro della sconfitta e di una quasi certa retrocessione. Il tifo vive un momento di smarrimento, poi i cori riprendono vita. Che la curva sia in ottima forma, lo si capisce quando un coro viene tenuto alto per una decina di minuti: gran parte delle persone, nonostante il risultato sfavorevole, partecipano con veemenza, poi nel finale di gara c’è solo spazio per i cori contro Spinelli e per alcuni contro la squadra, accusata di scarsa applicazione. Probabilmente il limite evidente dei giocatori amaranto è tecnico più che caratteriale e, se a questo aggiungiamo pure un pizzico di sfortuna, il mix è letale.

Al triplice fischio del direttore di gara, a far festa sono i Laziali, mentre dalla Curva Nord si alzano severi fischi, anche se c’è chi non si accoda e preferisce comunque applaudire gli undici giocatori, che ringraziano comunque dell’incitamento ricevuto. A fine partita parte la contestazione degli ultras verso la squadra. Un elicottero ed un buon numero di forze dell’ordine vigilano affinché tutto si svolga in maniera pacifica, anche se qualcosa sembra andare storto.

Valerio Poli.