Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Posticipo di serie A che si gioca di domenica sera alle ore 18:30, orario ottimo per chi si vuole godere una giornata di sole con la famiglia, pessimo per chi è in trasferta e la mattina dopo deve andare al lavoro. Non finirò mai di rimpiangere il vecchio calcio che vedeva giocare tutte le partite la domenica alle ore 15:00 e, probabilmente, la maggior parte di chi sta leggendo la pensa proprio come me. Ma di questi tempi dove anche fare un coro è azione soggetta a punizione, l’orario delle partite di calcio diventa l’ultimo dei problemi; a furia di ingozzare schifezza dopo schifezza, non facciamo neanche più caso a quello che ci circonda. Poi se a qualcuno saltano i nervi e si mette in azione per una protesta eclatante, vedasi derby di Genova, viene tacciato di estremismo.

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

A Livorno si respira un’aria piuttosto tesa dopo le diffide piovute in settimana a causa della partita casalinga col Verona, la quale non è stata macchiata da incidenti tra le opposte tifoserie ma solo da qualche momento di tensione tra ultras amaranto e forze dell’ordine. La mannaia della repressione è in marcia e si sussurra che qualche altro avviso possa toccare altri ragazzi che stabilmente risiedono in curva.

Bello il colpo d’occhio che riserva lo stadio “Armando Picchi”; la Curva Nord si presenta con un bel tutto esaurito ed anche il settore destinato ai Napoletani ha davvero pochi vuoti. Nessuna traccia degli ultras delle due curve partenopee, il loro “No alla tessera” è stato ben chiaro fin dal primo giorno ed al momento non sembrano esserci ripensamenti. È però fin troppo chiaro come i tifosi azzurri siano sparsi in tutto lo Stivale, perciò è logico che tante persone, soprattutto residenti nel centro Italia, non si perdono l’occasione per vedere all’opera Hamsik & Company.

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Nel settore ospiti sono tanti gli striscioni appesi sia alla vetrata che alla balaustra; in linea di massima sono tutti Napoli Club. Naturalmente c’è chi appende il proprio drappo e si ferma lì e chi invece punta ad incitare anche la squadra. Il neo maggiore della presenza azzurra è che i tifosi che vorrebbero incitare la squadra non riescono a fare gruppo, così i cori spesso si alzano isolati e non vengono ripresi dal resto dei presenti. L’assenza degli ultras non riguarda solo l’aspetto estetico ma pure a quello pratico, visto che il tifo non può minimamente essere paragonato a quello che avrebbero potuto offrire le due curve di Napoli.

Il prepartita viene animato dai tifosi partenopei, viene lanciato qualche coro per la squadra durante il riscaldamento, poi, quando i giocatori rientrano negli spogliatoi, l’attenzione dei presenti si concentra sulla tifoseria avversaria che sta prendendo posto in curva. I tifosi ospiti fanno partire un paio di cori offensivi, a rispondere per le rime sono i Livornesi presenti in Gradinata. Dal settore parte un “Chi non salta è Livornese” e la presenza di qualche Napoletano in Gradinata fa andare su tutte le furie più di un signore di mezza età che non ci sta a farsi prendere in giro a casa propria. Devono intervenire gli steward ma, in definitiva, il siparietto termina sul nascere con le rispettive parti che vengono catechizzate.

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

La Curva Nord apre le danze prima dell’ingresso in campo delle squadre: un paio di cori contro Verona ed i Veronesi fanno la felicità degli ospiti che si accodano ai cori, dimenticandosi delle offese prima rivolte al pubblico locale. Entrano le squadre in campo, la Nord organizza una sciarpata discreta contornata da qualche bandiera mentre nel settore ospiti si alzano bandiere e bandiere a due aste. Viene accesa pure una torcia nella parte bassa del settore, mossa non proprio indovinata visto che l’autore del gesto non è minimamente travisato oppure nascosto tra la folla; l’identificazione è un gioco da ragazzi e per lui un fastidioso Daspo è più che sospetto. Sull’opportunità di punire un soggetto del genere se ne potrebbe parlare all’infinito ma, come dicevo in apertura, ormai il giro di vite è arrivato quasi al capolinea. Impossibile andare oltre? Probabilmente qualcosa continuano a studiare, lor signori in materia di stadio son sempre molto attivi ed attenti alle tematiche, peccato che spesso e volentieri usino il pugno duro a prescindere, senza risolvere e senza la minima cognizione di causa.

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Il tifo dei Napoletani viaggia tra alti e bassi, i cori non sono continui e le pause piuttosto prolungate. Quando viene proposto un coro, non sempre trova valido appoggio, e a volte a cantare è solamente un gruppetto che si sistema nella parte inferiore del settore, mentre altre volte il settore canta due cori diversi. I numeri degli ospiti sono sicuramente di quelli importanti ma, senza una valida organizzazione, è molto difficile fare un tifo compatto e chiassoso. Non manca qualche coro contro gli avversari odierni, anche se tutto ciò sembra più uno scimmiottare gli ultras.

La curva di casa, nonostante le ultime diffide, sembra in buona forma e sostiene la squadra con numerosi cori che spesso e volentieri coinvolgono l’intera curva. Il potenziale a disposizione è di quelli importanti, c’è una bella euforia ed a cantare non è solo la zona centrale ma gran parte della curva. A livello di tifo non ci può essere paragone, la Curva Nord macina cori su cori; a livello di colore si nota poco, ma la voce è sempre alta e possente.

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Il gol del Napoli su calcio di rigore inasprisce un po’ gli animi dei presenti in Gradinata; evidentemente qualcuno esulta con troppa veemenza, oppure qualche parola di troppo esce dalle bocche, ma anche in questo caso torna subito la calma, con gli steward che vigilano e cercano di fare opera di prevenzione.

Quando il Napoli ha il pallone, la Curva Nord fischia i giocatori azzurri risparmiando un po’ le ugole, che vengono sollecitate quando c’è da spingere la squadra a raggiungere il pareggio. Il Livorno è arrembante e trova il gol verso la fine della prima frazione. L’esultanza della curva è di quelle da annotare, ma questa sera anche la Gradinata prova a dare il proprio contributo e, in un paio di occasioni, segue la curva nei cori.

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Il primo tempo termina con il pubblico di casa che manifesta alla squadra la propria soddisfazione, ma anche i tifosi partenopei accompagnano i loro undici negli spogliatoi con applausi sparsi. Nella ripresa riprende il sostegno dei padroni di casa, i cori sono spesso accompagnati da battimani ed i momenti di pausa sono assai rari. Il problema maggiore resta quello di coordinare un gran numero di persone. Megafoni ed impianto audio sono banditi, perciò bisogno usare voce ed un’ottima organizzazione. Qualche coro a ripetere è ripreso dall’intera curva, altri sono ad appannaggio solamente della zona centrale ma, in definitiva, il tifo resta su livelli assai buoni.

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Livorno-Napoli 1-1, Serie A 2013/14

Sul campo è il Livorno a farsi più minaccioso di un Napoli che, senza la punta di diamante Higuain, sembra soffrire oltremodo. Qualche azione di marca livornese è sottolineata dal pubblico con alcuni boati veramente belli. La Gradinata si fa sentire in un paio di occasioni, la curva spinge sull’acceleratore. Vengono chiesti a più riprese il gol e la vittoria. Quando la voce cala è l’ora di organizzare una sciarpata: gli esiti sono positivi, se proprio non è un letto di sciarpe, è comunque degna di nota.

Nel finale il Napoli si rende pericoloso, ma la partita si chiude con un pareggio che rende sicuramente più felice il pubblico locale. Terminata la gara, i Napoletani vengono trattenuti all’interno del settore, malgrado la Curva Nord abbia completamente ignorato i rivali odierni. Tra le due tifoserie non c’è eccessiva simpatia, ma sia da una parte che dall’altra i nemici veri sono altri, a volte sono comuni ed hanno i colori gialloblu.

Testo e foto di Valerio Poli.