Tutto partì con il R.A.I. , Raduno Antirazzista Internazionale, che si teneva a Terni in estate e dove, tra una pinta di birra ed una partita di calcetto, alcuni gruppi affrontavano la tematica del razzismo negli stadi. Principalmente erano curve schierate politicamente in una certa maniera, ma non mancavano modelli meno omogenei che comunque rifiutavano il razzismo ed ogni deriva xenofoba. Pian piano l’evento uscì dalla sua piccolo – media dimensione per abbracciare diversi gruppi ultras dello Stivale: fecero la propria comparsa sullo scenario i livornesi che schieravano le BAL, forse uno dei gruppi più intransigenti dal punto di vista politico dello scenario ultras recente, e le cose mutarono leggermente forma e sostanza, passando da un semplice antirazzismo per arrivare all’antifascismo e ad un progetto un tantino più ampio, che aveva come obiettivo dichiarato quello di allontanare gruppi o persone di destra dalle curve italiane.
A prescindere dalle valutazioni soggettive, in un periodo di progressivo allontanamento della politica dagli stadi, un progetto del genere non era assolutamente facile da realizzare. Questi incontri ebbero modo di far avvicinare livornesi e ternani che si trovarono in sintonia su diversi argomenti. Pian piano, pur non convogliando mai in un gemellaggio, le due curve strinsero un sano rapporto di amicizia ed è per questo motivo, ma non è il solo, che tra perugini e livornesi esiste un po’ di ruggine.
Date queste premesse, la partita odierna appare abbastanza sentita da entrambi gli schieramenti con i padroni di casa che, tramite un comunicato diffuso sui canali social e tramite la carta stampata, chiedono al pubblico una prova di maturità, affollando le gradinate per sostenere al meglio la squadra ed onorare l’anniversario del gemellaggio con i greci dell’AEK di Atene.
La chiamata alle armi del popolo labronico alla fine dà i frutti sperati, la Curva Nord si presenta ben piena e la coreografia iniziale è di quelle semplici ma dal risultato eccellente: cartoncini amaranto luccicanti nelle zone laterali e bandierine giallo – nere a centro curva con uno striscione in campo che celebra l’anniversario. Ottima la riuscita, il pubblico apprezza l’iniziativa ed è il viatico per un tifo che almeno nella parte iniziale, è di spessore.
La tifoseria livornese parte con il pedale dell’acceleratore premuto a mille, caricando la squadra per questa difficile partita: da centro curva partono le direttive impartite al restante settore, la risposta del pubblico è ottima ed il risultato è la diretta conseguenza di quanto seminato. Qualche bandiera amaranto, di tanto in tanto rispuntano quelle giallo e nere, un paio di torce, insomma anche il colore non manca ma è soprattutto la partecipazione del pubblico ad infiammare la serata, anche se poi il tifo cala un po’ nella seconda frazione, forse anche a causa del risultato in bilico.
Perugini che si presentano invece quasi in prossimità del fischio d’inizio della gara, qualche problema di traffico nella zona di Firenze ha fatto un po’ ritardare il contingente ospite che, una volta attaccate pezze e striscioni, fa immediatamente gruppo. Esteticamente sono belli da vedere, un gruppo unico con dei bandieroni che sventolano quasi in maniera ossessiva più qualche due aste che si nota di frequente.
Tifo ospite compatto e costante, cori per la squadra, qualche offesa ai dirimpettai ed ovviamente ai “cugini” ternani. Come da qualche stagione a questa parte, anche a Perugia sembra che il meccanismo del tifo sia oliato quasi alla perfezione ed ormai i cori si alzano senza tanti problemi e la partecipazione dei presenti è pressoché totale.
La partita sul terreno di gioco è combattuta ed emozionante con il risultato costantemente in procinto di cambiare. Le due tifoserie, soprattutto nella seconda frazione, si infiammano spesso e volentieri ed alla fine a far festa sono gli umbri che si portano a casa i tre punti. Il Perugia conquista la vittoria, alcuni suoi tifosi conquistano maglie e pantaloncini generosamente offerti dai giocatori portatisi sotto il settore.
Valerio Poli