Derby toscano che purtroppo risulta essere monco, l’assenza degli ultras della Pistoiese era ampiamente annunciata visto che il tifo di marca arancione sta vivendo un periodo non positivo culminato con lo scioglimento del gruppo “1312 Pistoia”. Diffide, lotta alla tessera del tifoso, applicazione dell’articolo 9 e magari qualche problema interno hanno portato a tale decisione che ha minato di fatto l’universo ultras arancione.

La trasferta a Livorno viene perciò effettuata dai soli tifosi appartenenti ai club, i presenti sono una cinquantina di unità che si fanno notare per qualche bandiera sventolata e per un bello striscione ad inizio partita (in riferimento al recente nubifragio che ha colpito Livorno) che si prende i meritati applausi di tutto lo stadio. A livello canoro sono quasi ingiudicabili, un paio di cori in tutta la partita e poi poco altro, ma del resto senza una presenza ultras è difficile chiedere qualcosa di più.

Curva di casa che si presenta ben piena, ad inizio partita viene mostrato uno striscione contornato da parecchie due aste che vanno a formare l’anno di fondazione della squadra. Il tifo parte subito bene, la curva è organizzata in maniera eccelsa e la risposta del pubblico è, fin dalle prime battute, ottima. Belli i battimani, ottimo lo sventolio dei bandieroni, la voce fa la parte del leone, la squadra sembra giovare del sostegno della curva ed infatti, anche sul terreno verde, il Livorno parte con il piede sull’acceleratore arrivando ben presto al meritato vantaggio.

Nel secondo tempo la Curva Nord estrae dal cilindro uno striscione per celebrare i cinquanta anni di Igor Protti, ex giocatore amaranto ed attuale dirigente della squadra: “L’appartenenza è avere gli altri dentro di se. Tanti auguri capitano. Grazie di tutto”. Immancabili i cori alla bandiera del tifo amaranto, Protti seduto in panchina apprezza salutando e ringraziando la curva: il feeling con la città è forte ed il ruolo da dirigente non ha scalfito il rapporto.

La Curva Nord non molla, il tifo risulta essere sempre continuo e particolarmente caldo, indubbiamente questa sera la prestazione del tifo di marca amaranto è stata ampiamente positiva ma è l’aspetto numerico a eccellere: lo stadio pur non segnando il tutto esaurito, ha offerto una bella cornice di pubblico. Dopo stagioni di contestazione alla presidenza, forse aver sotterrato l’ascia di guerra ed esser tornati a serrare i ranghi, è stata la scelta migliore. Poi come a tutte le latitudini, saranno i risultati a fare la differenza. E per il momento il Livorno guarda tutte le avversarie dall’alto verso il basso.

Valerio Poli.