Detto tra i denti, senza troppo farsi sentire, affermare che la Coppa Italia è una gran rottura di scatole non è una bestemmia perché giocare alle 14:30 di un giorno lavorativo non è certamente il massimo. Affermare pure che la Coppa Italia, almeno nei primi turni, non interessa a nessuno è ormai appurato, in questo caso si parla addirittura di dilettanti e perciò si può ben capire quanta importanza rivesta un incontro giocato di mercoledì pomeriggio. La Coppa Italia è una rottura ancora più grossa per la tifoseria che deve sorbirsi una trasferta, la problematica dei numeri è ben comprensibile, la distanza potrebbe essere un’ulteriore questione da considerare, alla fine se la tua squadra esce dalla Coppa, sotto sotto probabilmente sei pure contento considerando che la sua vittoria non porta a nulla o quasi. Eppure c’è anche l’altro lato della medaglia, quello che ti fa ingolosire per la possibilità, magari non nei primissimi turni, di incontrare una tifoseria non della tua categoria o non del tuo girone dilettantistico; la possibilità di esplorare terreni nuovi, fare nuovi viaggi, percorrere nuove strade e vedere all’opera una tifoseria che è magari decenni che non incontri.
In questo pomeriggio non c’è la variabile sorpresa, Livorno e Poggibonsi sono entrambe nel girone E del campionato di serie D perciò la Coppa Italia, per la tifoseria ospite, resta un dovere da espletare nel miglior modo possibile ma del quale si sarebbe magari fatto volentieri anche a meno. Ma alla fine da Poggibonsi arrivano a Livorno una quindicina di ultras, presenza che numericamente non è nemmeno scarsa, probabilmente altre realtà avrebbero disertato ed invece in questo caso almeno la presenza è assicurata. Il limite è che gli ultras giallorossi non vanno oltre questo, non un coro d’incitamento, non un coro per sottolineare o motivare il loro arrivo. Ma va bene così: si poteva fare meglio ma decisamente anche peggio, come detto.
La tifoseria locale invece si divide come consueto in due fazioni, la Curva Nord prende posto in tribuna, l’unico settore aperto per l’occasione, sul lato nord mentre i ragazzi della gradinata optano per il lato sud. Anche gli amaranto non vanno oltre qualche coro d’incitamento, la presenza è assicurata ed in questo caso si opta per farsi sentire da una squadra che mette sotto l’avversario in maniera abbastanza netta e riesce a centrare il passaggio del turno.
Nessuna sorpresa dunque, a passare sono i padroni di casa che vanno avanti in Coppa, il prossimo turno sarà ancora tra le mura amiche ma l’incognita è pur sempre dietro l’angolo. Ma se l’incognita vale il prezzo di una piacevole novità, lunga vita alla Coppa Italia nonostante tutto.
Valerio Poli