Giornata tipicamente invernale, la pioggia caduta antecedentemente alla partita ha fatto desistere più di uno sportivo, del resto il cielo non promette nulla di buono e il classico acquazzone è un pericolo più che concreto. Malgrado questo l’Armando Picchi vede sui gradoni un buon numero di persone, in curva ci sono larghi spazi vuoti ma comunque il solito gruppo di irriducibili si sistema nello spicchio centrale con il preciso intento di andare ben al di là della semplice presenza. Il nucleo del tifo di marca labronica non è affatto male, vero che il Livorno è regina del proprio girone, vero che i risultati invogliano a seguire la squadra ma visto il passato, anche recente, avere un gruppo di persone che al netto di tutte le difficoltà continua a esserci non è affatto scontato. Altrettanto vero che Livorno, come piazza, città ed esperienze passate, potrebbe fare molto di più ma ogni piazza medio–piccola vive di periodi in chiaroscuro, ma questo potrebbe essere l’anno dove gettare le basi per una rinascita in termini numerici e qualitativi del tifo livornese.

Per questo incontro anche il settore ospite vede l’arrivo di tifosi provenienti da San Giovanni Valdarno, la Gradinata Marco Sestini si mette in viaggio e giunge nella città tirrenica in perfetto orario, l’ingresso avviene con qualche decina di minuti di anticipo rispetto all’inizio delle ostilità, il tempo di attaccare le consuete pezze da trasferta, issare le bandiere ed ecco il gruppo che va formandosi a centro settore. I sangiovannesi sono ormai una tifoseria che vanta una propria storia, espressione di un paese di neanche ventimila anime sono riusciti a far nascere un movimento ultras che ha radici antiche e a ben vedere viene portato avanti con dedizione. Anche in questo pomeriggio i presenti lasciano traccia del proprio passaggio, esteticamente si fanno notare per qualche bandiera a due aste davvero ben fatta, mentre dal punto di vista vocale non fanno mai mancare il proprio apporto alla squadra.

La Curva Nord fa in pieno il proprio dovere, il sostegno non manca, a livello di colore più di un bandierone viene sventolato e il colpo d’occhio magari non è il massimo, ma anche in questo pomeriggio il tifo si mantiene su livelli più che buoni dato che non cade mai in silenzi prolungati.

La partita, malgrado termini con il risultato di partenza, non è avara di emozioni con entrambe le squadre che creano occasioni da rete, l’altalena di situazioni agita le due tifoserie ed alla fine il fatidico pareggio è forse il risultato più giusto.

Valerio Poli