Esiste una realtà a pochi chilometri da Taranto che si chiama Lizzano. Non è una semplice città di provincia, ma è una città in cui molti ragazzi sentono un grande orgoglio di appartenenza: oltre a essere Tarantini, quello di essere Lizzanesi dentro.

Il tempo e le circostanze mi hanno dato modo di approfondire il mio legame con loro: amicizia nata sugli spalti dello Iacovone e della quale oggi ne vado davvero orgoglioso, perché condividere sugli stessi gradoni fianco a fianco gioie e delusioni, non fa altro che rafforzare le unioni. Grande ammirazione per chi oltre a vivere attivamente il movimento ultras Tarantino, porta avanti il proprio orgoglio di appartenenza seguendo la squadra che li rappresenta nel campionato di promozione pugliese.

Oggi per la prima volta mi trovo proprio qui, allo stadio Antonucci di Lizzano dove i padroni di casa ospitano il blasonato Brindisi. I gruppi organizzati del movimento ultras lizzanese prenderanno posto nella parte laterale della tribuna. Proprio in questa zona, durante l’ingresso delle squadre, verrà disteso un telone ed accesi contemporaneamente vari fumogeni rossi e blu.

Il tifo degli ultras di casa è davvero di altissimi livelli. Mani alzate e bandiere sempre in movimento per un tifo continuo e originale con il tamburo ritmato in maniera davvero impeccabile. Durante la prima parte di gara verrà srotolato uno striscione per ricordare il decimo anniversario dalla morte di Gabriele Sandri e successivamente, nella ripresa, ne verrà esposto un altro in chiaro riferimento a dei lavori previsti allo stadio, a quanto pare ancora non attuati.

Sono circa una trentina i sostenitori brindisini che raggiungeranno la città di Lizzano. Faranno ingresso nell’impianto a partita iniziata e dopo aver sistemato i loro drappi, ricorderanno anche loro Gabbo con uno striscione e tanti cori contro le forze dell’ordine e Spaccarotella. Durante l’arco della partita svariati cori a ripetere con relativi battimani.

Nonostante le tante vicissitudini sportive un plauso particolare va senz’altro a chi ancora oggi, tra molteplici difficoltà, continua a portare avanti il movimento ultras brindisino. Tanti volti giovani che nonostante tutto, riescono a trovare motivazioni per un ideale ultras ben tramandato da chi li ha preceduti.

I tempi come sappiamo non sono dei migliori, oltre alle numerose diffide notificate in questi ultimi anni. Vedere esposto in queste categorie striscioni storici come quello dei Teenegars Korps e 1920 crea molto rammarico, perché meriterebbero altri palcoscenici. Una tifoseria che fino a non molto tempo fa ha sfiorato il sogno del ritorno in serie C e che ora è costretta a stringere i denti in queste categorie che sicuramente gli vanno strette.

Al termine della gara le due tifoserie si scambieranno cori per la libertà degli ultras e a sostegno dei diffidati con conseguenti applausi reciproci.

Lello Onina