Il 22 gennaio 1944 le truppe statunitensi, guidate dal maggior generale John Lucas, sbarcarono nel porto di Anzio con il chiaro intento di costituire una testa di ponte oltre lo schieramento tedesco sulla linea Gustav.

Il 25 settembre 2016 le truppe Gravinesi, guidate dall’allenatore De Luca, sono sbarcate ad Anzio con il chiaro intento di sbancare lo stadio M. Bruschini e proiettarsi nei piani alti del girone H di serie D. Il risultato sul campo premia la compagine murgiana che porta a casa 3 punti preziosi, e proietta i gialloblù solitari in vetta alla classifica.

I risultati sul campo però si ottengono quando tutto l’ambiente rema nella stessa direzione, giornalisti, squadra e soprattutto tifosi.

Il Gravina per l’occasione è scortato da circa 150 supporters che incoraggeranno la propria squadra per tutti i 90 minuti, senza interruzione. Cori continui, accompagnati dal suono costante del tamburo; bandiere sempre alte e petto nudo in bella mostra fanno da contorno ad una importante prestazione del tifo. Nel corso del match verrà anche esposto uno striscione in ricordo di Gabriele Sandri, gesto apprezzato anche dai tifosi di casa.

Nella seconda frazione, proprio per farsi mancare nulla, verrà dedicato uno striscione anche alla Leotta, invitata a “dilettare” ancora gli amanti del calcio. A fine partita i giocatori raccoglieranno l’applauso dei propri tifosi.

I tifosi di casa, seppur in poche unità, sostengono i propri beniamini nella prima frazione, mentre nel corso del secondo tempo, anche a causa del risultato, subiscono un calo.

Michele D’Urso.