In ogni agglomerato umano c’è sempre la funesta figura dell’organizzatore di eventi, nella società di Fantozzi è il Ragionier Filini, dell’ufficio sinistri”. In ogni agglomerato ultras c’è sempre la funesta figura dell’organizzatore di trasferte, nella curva dell’Altamura di Filini ce ne sono tanti; io per l’occasione scelgo il tour operator “Massimo Guglielmi Travel”.

La trasferta è l’essenza del nostro movimento, quella che crea amicizie, fortifica i gruppi, consolida i rapporti, umani ovviamente. Novoli non è una trasferta vicina, o meglio, lo sarebbe se l’Altamura disputasse il campionato di Lega Pro; se poi fossimo in serie B potremmo tranquillamente parlare di gita fuori porta, la Serie A non riesco neanche ad immaginarla. L’Eccellenza è invece la nostra dimensione, spero solo momentanea, e quindi i km che ci dividono dalla cittadina salentina sono tanti. Insomma tutto è relativo, dipende sempre da che prospettiva guardi il mondo, soprattutto il calcio.

Zaino in spalla si parte verso il Salento. Le facce di sempre con qualche capello bianco in più ti fanno compagnia. Lungo il tragitto si parla di tutto, persino di calcio: Lega Pro il sogno, Eccellenza la realtà.

Arrivati a Novoli si scambiano quattro chiacchiere con i salentini: ragazzi speciali, ragazzi simpatici, ragazzi però con qualche anno sulle spalle, insomma all’anagrafe uomini, ma se sei Ultras resterai un eterno ragazzo.

Scendono le squadre in campo e forte parte il tifo biancorosso. L’Altamura domina la partita, ma il gol non arriva, si sbaglia persino un rigore. Come spesso accade in queste situazioni, gol sbagliato gol subito: è la fine, i biancorossi, quelli in campo, non si riprendono e si torna a casa nuovamente sconfitti, ma solo sul campo. La squadra viene duramente contestata.

Per quanto riguarda il match sugli spalti, da segnalare lo striscione degli altamurani “dedicato” ai novolesi che, a seguito degli scontri della passata stagione contro il Bitonto, sono stati falcidiati da diffide che hanno colpito il loro zoccolo duro. Dal mio settore era oggettivamente difficile sentirli, ma conoscendoli sono sicuro che hanno sostenuto la loro squadra per 90 minuti.

Per dovere di cronaca va detto che tra le due tifoserie non esiste un rapporto ufficiale, ma soltanto amicizie personali. Lo striscione “Novolesi non mollate”, quindi, assume un significato ancora più profondo, in quanto spontaneo e non dovuto.

Michele D’Urso.