Mentre la Svizzera si ritrova avvolta in un lenzuolo bianco, evento che dà vita a scene senza precedenti tra cui lo sgombero della neve organizzato dagli ultras del Lucerna, lo Stade de La Tuilière si prepara a vivere una serata molto calda con un secondo derby nel giro di tre settimane in terra vodese.
La mattina di questo nuovo gelido derby, il Lausanne Sports spera di trovare una vittoria casalinga contro i sedunesi, che gli sfugge da… sabato 14 dicembre 2013, per mettere così fine ad una spirale di 9 sconfitte e un pareggio.
Nonostante la temperatura sia sotto lo zero, la numerosa presenza degli ultras di Losanna davanti ai cancelli della Kop Sud preannuncia una serata molto vivace. E non a caso i due gruppi principali, ovvero i Loz Boys e i Tricards, spengono rispettivamente la 12ª e la 5ª candelina. Mentre i gruppi losannesi mettono a punto gli ultimi allestimenti per le differenti coreografie, le autorità decidono di chiudere l’accesso alla Kop Sud, e alla Tribuna C, come avvenuto durante il derby del Lago. La piazza viene quindi evacuata e tanto io quanto i miei colleghi fotografi, veniamo scacciati dalla più che nervosa vigilanza.
Il club organizza uno spettacolo di luci all’ingresso dei giocatori ed è nel buio più completo che viene inscenato il grande momento celebrativo dei Loz Boys, composto da un’enorme sciarpa del gruppo in alto, un copricurva centrale che raffigura una sorta di foto di gruppo e uno striscione con la scritta: “12 anni da quando siamo il tuo dodicesimo uomo”.
La Gradin Nord ospite, arrivata leggermente in ritardo, non si lascia sfuggire l’occasione per animare l’inizio gara con un grande striscione con lo storico stemma della squadra affiancato dal nome e dalla data di fondazione del proprio club, “Sion 1909”. Bandierine plastificate bianche e rosse, equamente ripartite, assieme ad alcune torce stroboscopiche completa il loro spettacolo forse meno complesso ma ugualmente impattante.
In campo le occasioni sono numerose in avvio di gara, mentre numerosi spettacoli pirotecnici infiammano la Kop Sud, con diverse torciate a chiudere il cerchio dei festeggiamenti per i Loz Boys, che danno fuoco alle polveri al 12° minuto, alludendo al 2012 che è il loro anno di fondazione; mentre altrettanto fanno i Tricards, però al 19° minuto per le stesse e facilmente intuibili ragioni, che in più espongono il simbolo del gruppo, ovvero uno dei membro de “I Dalton”, cartone animato di produzione francese che, di fatto, è uno spin-off di “Lucky Luke” di cui gli stessi fratelli Dalton sono acerrimi nemici.
L’inizio del secondo tempo fa molto spesso rima con torciata per la Gradin Nord. E i bandieroni alzati nel settore ospiti, così come gli ultras incappucciati sulla recinzione, attirano come un magnete il mio obiettivo verso un sontuoso spettacolo pirotecnico al 50° minuto. Da segnalare, per loro, anche lo striscione in omaggio agli ultras foggiani morti in un incidente stradale a Potenza.
Alla fine, la maledizione che perseguita i losannesi viene scongiurata all’80’, quando Teddy Okou ha la brillante idea e perizia di aprire le marcature. L’arbitro fischia la fine dell’incontro che senza che nessun’altra novità rovini i piani e lo speaker lancia, tra la sorpresa di tutti, “Sweet Caroline” di Neil Diamond. Una prima volta assoluta al Losanna-Sports. I biancazzurri possono così entrare in comunione con la Kop Sud e festeggiare tutti assieme il sortilegio spezzato. Nel post partita non si registra alcun intoppo, a parte qualche insulto e allusione alla presunta consanguineità dei vallesi.
Maxime Michelet