Posticipo serale del lunedì, un vero toccasana (ironicamente parlando…) per quelle persone che gradiscono vedere la partita dagli spalti. Il calendario ci ricorda che siamo dicembre e l’abbigliamento dei presenti dimostra visivamente che la temperature sono ben lungi da quelle primaverile. Nonostante ormai ci siamo abituati ai capricci delle televisioni che riscrivono giorni e orari, sarebbe curioso sapere quanti spettatori siano seduti sul divano davanti ad uno schermo per gustarsi una partita di serie C. È palese che ci sia un’overdose di calcio, dal lunedì alla domenica puoi vedere anticipi, posticipi, coppe, amichevoli ed incontri della nazionale e a fronte di una così vasta offerta, bisognerebbe capire necessariamente il giudizio sulla qualità del prodotto offerto. Mai come in questa stagione gli infortuni sono stati all’ordine del giorno, squadre decimate e giocatori spesso fermi ai box: giocare troppo aumenta statisticamente i rischi, giocatori affermati di una o due decadi fa, nel pieno della loro carriera avevano le stesse gare giocate dei giovani emergenti di oggi e le domande sulla distanza fra la quantità e la qualità offerta dai ventidue in campo, sono più che legittime.

A Lucca non fa freddo, la serata è abbastanza mite in verità, considerando la stagione, l’umidità fa da padrona ma in definitiva, non si può certo dire che essere presenti sui gradoni sia così sgradevole. Però è altrettanto evidente che di quelle famiglie che, quasi per magia, qualcuno vorrebbe festanti e felici presenti agli incontri di calcio con indosso la maglia ufficiale della squadra non vi sia traccia. Poi qualcuno ci spiegherà come intende far sì che gli spalti si popolino di semplici appassionati ed avidi consumatori, bambini ed anziani urlanti, orde di persone entusiaste, uno zoo trasversale con l’eccezione di quelle persone che potrebbero dissentire da una decisione presa oppure semplicemente avere idee non propriamente allineate a quelle imposte. Al netto di età anagrafica o posizione sociale. Il dissenso non è ammesso. Men che meno però si vedono i frutti di queste loro lungimiranti politiche di sostituzione. Rimane una sciatta genuflessione agli spiccioli delle tv a cui corrisponde un selvaggio trattamento nei confronti del tifo organizzato che ancora e costantemente presenzia allo stadio e altrettanto costantemente foraggia le società. Solo i clienti protestati di qualche finanziaria di dubbia liceità sono forse, e sottolineo forse, trattati peggio.

Questo ennesimo derby toscano conserva il proprio fascino, le due tifoserie sono separate da una rivalità piuttosto datata che gli ultimi incontri hanno rinvigorito, del resto le similitudini, oggi come nel passato, sono veramente difficili da trovare ed anche questa serata ci conferma come aretini e lucchesi siano per tifo, portamento ed estetica, piuttosto agli antipodi.

Nonostante si giochi come detto di lunedì, più che buona è la presenza ospite. Ormai la tifoseria amaranto ci ha abituato a vederla viaggiare con buoni numeri, unendo una qualità proverbiale ad una quantità che si fa apprezzare. Come rimarco spesso e volentieri, se dal punto di vista estetico la tifoseria aretina ha ben pochi rivali sul territorio nazionale, anche da quello prettamente più pratico riesce a farsi apprezzare. Chi si ferma solo ad una superficiale occhiata, si perde quanto di buono questa tifoseria ha offerto in passato e quanto di buono continua a proporre. Ed anche a Lucca la prova amaranto è di qualità: cori continui, ottima coordinazione, tante bandiere ed anche qualche torcia che nel buio serale ha tutto il suo fascino. Il gruppo resta sempre compatto, bello dal punto di vista estetico e sempre in continua ebollizione, in questa serata diventa difficile trovare una pecca alla Curva Sud.

Sul terreno di gioco i padroni di casa partono anche bene, creando qualche occasione da rete, la Curva Ovest spinge la squadra col solito tifo fatto di cori secchi e ripetuti, qualche bandierone dona quel bel tocco di colore ed anche il classico barattolo arancio è sempre ben accetto. Intorno alla metà della prima frazione, un fallo di mano volontario provoca l’espulsione di un difensore rossonero ed il conseguente tiro dagli undici metri porta l’Arezzo in vantaggio. Un po’ di malumore si alza sulle tribune, la Lucchese rischia di perdere un’altra partita e la situazione in classifica si fa difficile. La squadra sul terreno di gioco risponde in maniera egregia cercando la via della rete, ma il risultato premia gli ospiti. La festa finale è tutta di marca ospite, in Curva Ovest si può essere soddisfatti per una prestazione positiva visto che la squadra è stata incitata fino al triplice fischio del direttore di gara, anche se la classifica non lascia del tutto sereni.

Valerio Poli