La Lucchese è alla prova della corazzata Cesena, squadra che sta macinando vittorie su vittorie e vede la promozione ad un tiro di schioppo, mancano ancora le ultime decisive partite ma il solco è tracciato ed il vantaggio dalle inseguitrici sembra incolmabile. In un ambiente carico d’entusiasmo ed aspettative, non ci può non essere la corsa al biglietto ed infatti a Cesena vengono letteralmente bruciati i mille biglietti del settore ospite del Porta Elisa. Inizia la diatriba tra questura e tifosi per ottenere qualche centinaio di biglietti in più ma agli ospiti non viene concessa parte della tribuna come sperato perciò i bianconeri si assiepano nel grande settore ospite che in tempi non sospetti, vedi derby col Pisa, ha accolto ben più persone della capienza attuale. La sicurezza del tifoso viene prima di tutto e su questo non ci piove ma vedere impianti sportivi appendere il cartello del tutto esaurito e notare ampi posti vuoti, porta a pensare che la normativa in fatto di stadi faceva acqua in passato e continua a farla oggi con regole troppo stringenti.

Nota l’acredine tra le due tifoserie, la questura elabora un piano di sicurezza per scortare gli ospiti nel parcheggio a loro dedicato, dall’uscita del casello alla zona stadio il percorso è costellato di polizia proprio per evitare incroci pericolosi. Ospiti che fanno poi ingresso nel settore alla spicciolata, ottima la scelta di posizionarsi a centro curva tenendo in mano le pezze e facendo gruppo dietro le stesse. L’entusiasmo dei cesenati è palpabile, già nel prepartita si alzano i primi cori e fin da subito vengono chiamati in causa i padroni di casa, alimentando una rivalità che ormai entra di diritto tra quello storiche visti anche i precedenti piuttosto burrascosi che son costati l’immancabile corollario di Daspo.

Padroni di casa che entrano invece in Curva Ovest proprio in concomitanza dell’inizio delle ostilità ed anche a partita iniziata il settore si popola degli ultimi ritardatari; alla fine si forma un bel gruppo centrale che inizia a sostenere la squadra intorno al ventesimo minuto. L’inizio partita è tutto a tinte bianconere, i cesenati sono ottimamente organizzati con un paio di tamburi ad accompagnare i cori e diversi lanciacori con megafono alla mano che dettano pensieri e parole. Buona anche la partecipazione dei presenti, ovviamente c’è chi si gode passivamente la partita ma la Curva Mare è in grande spolvero e non potrebbe essere altrimenti, i cori si alzano senza troppi problemi ed a livello vocale è difficile ricordare un minuto di silenzio. Anche durante l’incontro si sprecano i cori offensivi, l’unico punto di convergenza tra le due curve è quando gli ospiti espongono uno striscione in ricordo di Piergiuseppe Lorenzini, per tutti Beppe, storico tifoso lucchese venuto a mancare nei giorni antecedente la gara in seguito ad una lunga malattia: applausi sentiti di tutto lo stadio e cori in materia che si sprecano.

Se i cesenati sono un rullo compressore, anche i padroni di casa si fanno sentire, il loro tifo è continuo, fatto di tanti battimani e con i bandieroni che sventolano ai lati del gruppo. Un paio i messaggi che espone la Curva Ovest, che prende posizione sull’attentato al Crocus City Hall di Mosca e ricorda a sei anni dalla scomparsa l’ultras andriese Marco Nesta, noto oltre che per il rapporto fra le due tifoserie, anche per la passione per l’arte ed i disegni che lo avevano fatto conoscere al di fuori dei confini cittadini.

A strappare i tre punti sul campo sono gli ospiti che si avvicinano al traguardo della promozione in serie B ed in effetti al triplice fischio del direttore di gara, squadra, società e tifosi si ritrovano sotto il settore per dar via ad una festa che se proprio non sancisce il raggiungimento dell’obiettivo, sicuramente è un passo importante verso lo stesso.

Valerio Poli