Il testa a testa tra Modena e Reggiana sta infiammando il girone B della serie C. Le due squadre stanno duellando punto a punto ed ogni partita è buona per staccare l’avversario e cercare l’allungo decisivo in vista del finale di torneo. Con queste premesse la trasferta dei reggiani in quel di Lucca diventa interessante. Nonostante si giochi di venerdì sera, giorno non certo ideale, i chilometri che separano le due città non sono così tanti da non aspettarsi una piccola invasione di tifosi. Ed infatti numericamente i reggiani non deludono le attese e si presentano in Toscana forti di un bel contingente. Bus e mezzi privati arrivano in forze a Lucca, qualche inevitabile ritardatario fa il suo ingresso nel settore con le squadre già a duellare ma in definitiva i numeri sono di quelli importanti, da sfida decisiva. Da evidenziare come in quest’anni la tifoseria emiliana stia portando in trasferta numeri al di sopra della media. Al netto di tutte le restrizioni del momento si può ben dire che i reggiani stanno vivendo un ottimo momento. È percepibile e palpabile una crescita sia a livello organizzativo che in termini numerici, aspetti fondamentali in una tifoseria.
La situazione della Lucchese è leggermente diversa. La squadra sta lottando per entrare nei play off e anche in questo caso la battaglia è aperta. Diverse squadre sono in lizza per centrare l’obiettivo e solo nel finale di torneo si definirà la griglia. La tifoseria rossonera in questo campionato si è stretta attorno alla squadra ed anche questa sera non si può dire che a livello numerico faccia un passo indietro. Alla fine in Curva Ovest si forma un bel quadrato che si pone come obiettivo quello di sostenere la squadra. Anche in questo caso sono diversi i tifosi che entrano con un po’ di ritardo ed infatti la coreografia degli ultras rossoneri avviene con le squadre che già hanno dato il via alle ostilità da qualche minuto: poco da eccepire sullo spettacolo offerto dalla Ovest, striscione aperto nella parte bassa e torce flash accese in tutta la curva, a conferma di come si possa offrire uno spettacolo degno di nota in maniera semplice ed efficace.
Le due tifoserie non si trovano una di fronte all’altra dal lontano campionato 1998-99 ma a ben vedere la memoria storica è dura a morire considerando che i reggiani aprono le danze con il coro “Tori Flesciati, fate cacare, la Lucchese ha bisogno di voi…” il che fa un po’ sorridere visto che il suddetto gruppo è ormai disciolto da anni. Per il resto con simili numeri il tifo non può mancare anche se resta quella sensazione che un po’ meglio si poteva fare: il tifo degli ospiti è sì continuo insomma, ma in certi frangenti manca di quella compattezza che sarebbe lecito attendersi. Dettagli: evidentemente l’importanza dell’incontro attira l’attenzione dei tifosi più pacati ma è un peccato non riuscire a coinvolgerli perché si va a disperdere un buon potenziale.
Se gli ospiti sono continui i padroni di casa vivono più di fiammate improvvise ma quando viene chiamata a raccolta tutta la curva, il risultato non si fa attendere e qualche coro è veramente ben fatto, potente il giusto ed ottiene il risultato sperato.
Qualche coro offensivo si alza durante la partita, nell’intervallo è quasi inevitabile un po’ di animosità dei reggiani con i vicini della gradinata, vola qualche oggetto, ci sono le minacce di rito, poi qualche steward ed un po’ di buonsenso fanno desistere anche i più nervosi. Se sul campo la tensione è alle stelle, anche sugli spalti c’è una bella animosità, le due tifoserie duellano a distanza e le reciproche offese si alzano spesso e volentieri coinvolgendo una gran fetta di pubblico. A passare in vantaggio è la formazione di casa che ottiene tre punti insperati di fronte ad un avversario sulla carta superiore. La Curva Ovest termina la propria prova sulle ali dell’entusiasmo, fa festa e sbeffeggia l’avversario proponendo il coro che avevano ricevuto in apertura di match: ”Gruppo Vandelli, fate cacare, la Reggiana ha bisogno di voi…”.
Il deflusso dei sostenitori ospiti non è dei più tranquilli, evidentemente il servizio d’ordine commette qualche leggerezza perché parte delle due tifoserie arriva al contatto, si registra qualche ferito anche tra le forze dell’ordine che arrivano sul posto quando i protagonisti hanno già fatto quello che dovevano fare. Dopo venti anni tornare ad incontrarsi evidentemente fa riemergere antichi ricordi.
Valerio Poli