Anticipata al giovedì la trentacinquesima giornata di campionato, ma solamente per quanto riguarda il girone A della Lega Pro. La partita in mio programma inizia alle 16:30 per cui ho tutto il tempo necessario per uscire dal lavoro ed arrivare a Tivoli, stadio Olindo Galli, dove si disputa l’ incontro Lupa Roma – Arezzo.

Prosegue il viaggio itinerante della Lupa Roma negli stadi della provincia di Roma che quest’anno disputa le sue gare casalinghe appunto a Tivoli. La squadra si trova al penultimo posto della classifica, peggio ha fatto solo l’altra squadra laziale, la Racing Roma, che occupa l’ultimo posto.

Come risaputo la Lupa Roma non è seguita da nessun gruppo ultras: circa 200 gli spettatori sugli spalti che seguono la partita comodamente seduti e in modo composto e tranquillo. L’Arezzo sta disputando un buon campionato e si trova al terzo posto in classifica, seppur ormai le due battistrada sembrano aver preso il largo e saranno proprio Alessandria e Cremonese a contendersi la promozione finale.

Nonostante si giochi in infrasettimanale l’Arezzo viene seguito da circa 60-70 ultras che arriveranno alla spicciolata, con gli ultimi tifosi che giungeranno pure dopo il calcio d’inizio.

È da quando il Tivoli disputava il campionato di serie C2 che non mettevo piede in questo stadio e fuori lo trovo alquanto cambiato, con un’unica strada per arrivarci che viene divisa in due dalle transenne, vigilata da steward come impongono le istituzioni e gli standard di sicurezza attuali. Nel frattempo si è ingrandito pure il palazzetto vicino lo stadio, dove gioca la locale squadra di calcio a cinque.

Entro quando manca poco al fischio d’inizio e vedo già nel settore la presenza degli ultras aretini che hanno già attaccato le pezze nel settore ospiti, una grande tribuna in ferro. A livello coreografico alzano 3-4 stendardi di ottima fattura, poi durante la partita tifano costantemente e con buona potenza, facendo tanti battimani nonostante un primo tempo avaro di emozioni ed alquanto noioso.

Nel secondo tempo dimostrano praticamente di giocare in casa e cercano di spingere la squadra alla conquista dei preziosi tre punti, accompagnando spesso i cori con battimani a tutto settore. Un paio di minuti prima della mezzora vanno vicinissimi al gol con un rigore che Moscardelli calcia incredibilmente fuori. Non demordono nemmeno quando capiscono che la partita si sta stancamente trascinando su uno scialbo 0-0, continuando a sostenere gli undici in campo. Finalmente al quarantunesimo vengono premiati dal gol del neo entrato Luciani, che sblocca la partita e porta a casa i preziosi tre punti, facendo esultare i sostenitori amaranto che vedevano ridotte al lumicino le loro speranze di vittoria.

Nei minuti di recupero fanno valere tutta la loro stoffa in fatto di qualità del materiale, alzando tutti i due aste al seguito e sventolando numerose bandierine a vivacizzare il settore. Al triplice fischio finale esultano per questa vittoria arrivata in extremis, che consolida il terzo posto in classifica, con tutta la squadra sotto al loro settore.

Marco Gasparri.