Essere uniti vuol dire avere vuol dire avere fiducia uno nell’altro.
Essere uniti vuol dire sfruttare le capacità e le doti di ognuno, in modo che insieme queste possano avere il sopravvento sui limiti che tutti hanno, chi in un senso, chi nell’altro.
Essere uniti vuol dire saper ascoltare.
Essere uniti vuol dire non credere di avere il sacro dono dell’onniscienza.
Essere uniti vuol dire lasciare da parte le invidie “da condominio” per il bene di qualcosa di ben più grande.
Essere uniti ha lo stesso significato, nella vita come in Curva.
Come MAI DOMI abbiamo scelto di sposare, fin dalla nostra prima apparizione, a Settembre 2016, la linea che i gruppi della Nord hanno scelto di percorrere da un anno a questa parte.
Convinti che L’UNIONE FA LA FORZA.
Lo abbiamo fatto sempre, ignorando gli atteggiamenti di QUALCUNO che partiva prevenuto, perché sapevamo e sappiamo che nella vita contano i fatti, non le promesse o le parole.
E passo dopo passo ci siamo conquistati la fiducia e la stima di QUASI TUTTI, con la presenza e l’impegno in casa ed in trasferta, e risollevando un settore che era “morto” dagli anni ’90, riconsegnandoli un’impronta ultras ormai dimenticata.
Questo sforzo ci è costato tanto, in termini di impegno e di diffide: ma ha consentito anche a tanti giovani di avvicinarsi al nostro mondo in modo concreto.
L’ultimo periodo però ha portato situazioni che hanno minato la nostra pazienza, sempre dalle stesse persone che evidentemente, e NONOSTANTE I FATTI, non riescono a superare il loro essere prevenuti nei nostri confronti.
L’ennesimo stillicidio di atteggiamenti provocatori e basati sul nulla (fra l’altro riguardanti SCIOCCHEZZE), ci spinge a chiedere ufficialmente che l’attenzione della Curva venga posta su problematiche BEN PIÙ IMPORTANTI e che fino ad ora, per il bene comune, avevamo lasciato correre; ma la pazienza ha un limite, e crediamo che il bene della Curva sia quello di sviscerarle tutte.
E allora ci troviamo a rendere conto a tutti i gruppi il motivo per cui, per esempio, non sia stato spiegato e documentato, da parte di chi ne aveva la custodia, il furto degli oltre 2.000 euro che erano rimasti nella cassa comune e che sarebbero dovuti servire per future coreografie… oppure perché non si venga TUTTI informati, ALMENO INFORMATI, delle riunioni che si tengono a LIVELLO NAZIONALE  e che dovrebbero coinvolgere tutti.
Forse c’è qualcuno che si sente superiore agli altri?
La “cultura del sospetto” porta a questi risultati.
“ESSERE UNITI” per noi è ben altro.

Mai Domi.