Prendi un padre di famiglia che lavora 16 ore al giorno e mettilo alla berlina per fatti accaduti parecchi anni fa. Usa una notizia di quelle che normalmente si perderebbe in un trafiletto poco visibile di un giornale, o forse non sarebbe neppure menzionata. Metti la sua vicenda, che non c’entra nulla con la curva, subdolamente in relazione agli ultras e il dado è tratto.
E’ credibile che l’ultimo dei pennivendoli sappia come deve fare, quando la questione è pubblicare veline che qualcuno gli ha passato.
E se dagli effetti si può risalire al movente, la sensazione è che la vicenda personale di un nostro fratello, a cui ci stringiamo con un grosso abbraccio, sia stata strumentalizzata per preparare il terreno a prossimi provvedimenti repressivi verso luoghi e persone che danno fastidio.
Noi non siamo disposti a tacere dinanzi questo stato di cose.
Invitiamo la tifoseria tutta e le componenti sensibili alessandrine, a prestarvi attenzione.
Ci aspettiamo da tutti coloro che hanno una storia nella Gradinata Nord, una presa di posizione senza “se” e senza “ma”.

Mandrogni

http://www.lastampa.it/2018/03/28/edizioni/alessandria/deve-scontare-mesi-per-lesioni-ultras-dellalessandria-arrestato-dai-carabinieri-di-asti-7OcvzyulsdgEmlbzrCpJPK/pagina.html