In una domenica pomeriggio dalla temperatura ancora estiva, davanti a circa duemila spettatori, l’FC Matera fa il suo esordio casalingo in campionato, ospitando l’Angri con cui l’ultimo precedente risale al campionato 2009/10. La gara odierna ha una valenza particolare perché si celebrano i 90 anni di calcio a Matera: il 5 settembre del 1933 veniva infatti fondata a Matera la prima società di calcio.
Per l’occasione, la curva sud, che proprio il 5 settembre scorso aveva organizzato un evento per festeggiare questi 90 anni, ricevendo un’ottimo riscontro da parte della città, quest’oggi ha voluto bissare le celebrazioni preparando una coreografia.
La sud dunque, esaurita in ogni ordine di posto, appare animata già prima del fischio d’inizio e quando le squadre scendono in campo, va in scena lo spettacolo: al centro del settore viene steso un bandierone copricurva che rappresenta la formazione del Matera con la divisa storica, maglia bianca con diagonale azzurra, ai lati del quale vengono sventolate bandierine bianche e azzurre, in grado di regalare un effetto cromatico decisamente particolare. In alto è collocato lo striscione “novant’anni di pallone” mentre in basso al bandierone, viene tenuto in mano il secondo striscione “novant’anni di passione”, che poi durante la gara verrà fissato sulla rete di recinzione che separa il settore dal terreno di gioco.
Il tifo dei locali, già dai minuti iniziali risulta ben riuscito: i primi cori che si alzano sono davvero potenti e ben coordinati; al sostegno canoro si alternano i battimani, ritmati con i tamburi, concedendo anche un bel colpo d’occhio attraverso le braccia alzate al cielo dai ragazzi che popolano compatti i gradoni.
Durante tutta la gara, il tifo, nel complesso, si attesta su più che discreti livelli, nonostante il caldo torrido. La Curva, da cui trasuda tanta passione ed entusiasmo, spinge i propri beniamini in campo verso la prima vittoria del campionato. Il colore del settore è dato da alcune bandiere bianco-azzure che riportano impressa proprio la data del 5 settembre 1933. Oltre ai cori a sostegno degli undici in campo, durante tutti i novanta minuti, vengono lanciati a cori a favore della città e contro i rivali rosso-blu.
Gli angresi sono circa duecento, si sistemano bene al centro del settore ospiti, la nota di colore è garantita dagli striscioni sulla balaustra (tra cui una pezza anche per i diffidati), un paio di bandieroni, qualche bandiera e alcuni “due aste”. Il sostegno è continuo per tutta la durante dell’incontro e malgrado lo svantaggio della loro squadra per quasi metà della partita, gli ultras angresi sostengono i grigiorossi in campo fino al triplice fischio. Da segnalare anche diversi battimani, ritmati con il tamburo e diversi cori indirizzati ai diffidati.
In campo la gara si decide tutta nel primo tempo: sono i campani a passare in vantaggio, ma i padroni di casa sono abili prima a pareggiare i conti e poi a portarsi in vantaggio, preservandolo fino alla fine.
Dopo il triplice fischio entrambe le compagini vanno a salutare i rispettivi tifosi, con i materani che possono festeggiare la vittoria appena conquistata.
Federico Longo