La gara fra Messina e Avellino comincia con largo anticipo, già nel tardo pomeriggio di sabato, quando una rappresentanza composta da circa un centinaio di ragazzi provenienti da Avellino, attraversa lo stretto 24 ore prima della gara per trascorre nel fine settimana, un quanto più ampio possibile prepartita con i messinesi. Si comincia con aperitivi e cori per poi dar vita, fino a notte fonda, a momenti di condivisione, bevute, cori, assaggi di menù locali, discussioni sul mondo del tifo che coinvolgeranno le due curve unite da un rapporto di amicizia che ha avuto inizio l’undici marzo 1984, come ricorderanno poi i messinesi in uno striscione esposto la domenica nello spazio allestito per ospitare tutti i supporter dei lupi, e che è ancora molto sentito.
In questa due giorni si ritrovano giovani e meno giovani che nel tempo hanno costruito e mantenuto questo rapporto che nonostante le alterne fortune delle due squadre si è sempre mantenuto integro e rinsaldato, o con visite reciproche o quando le due tifoserie si sono trovate in zone limitrofe alle due città per altri match allorquando non c’erano incroci diretti in campo fra le due compagini per rinverdire il legame.
Domenica mattina arriva il resto degli ospiti e tutti vengono accolti, come detto, in un’area appositamente allestita dai ragazzi di Messina, a poca distanza dal Franco Scoglio, nella zona del palazzetto dello sport tra il grande ingresso coperto, i parcheggi e la zona spogliatoi che nonostante l’incessante pioggia ha permesso, pur con qualche difficoltà tecnico-logistica, di non vanificare tutta l’impegnativa organizzazione e rendere così il prepartita un vero e proprio momento di festa tra cori e momenti conviviali collettivi.
I due gruppi fanno il loro ingresso allo stadio a ridosso del fischio di inizio e in un campo reso pesante dalla pioggia, è poi il Messina ad ottenere la vittoria finale, la terza di fila che dopo un campionato fin qui a dir poco travagliato, rende adesso davvero possibile il miracolo salvezza che fino a qualche tempo fa sembrava irrealizzabile…
Durante la gara vengono esposti due reciproci striscioni di rispetto reciproco sull’oramai prossimo trentennale legame mentre più e più volte si alzano cori di stima per le differenti fazioni. Avellinesi belli compatti per tutta la gara, nonostante la pioggia, messinesi come al solito in contestazione con la società con una parte della tifoseria che rimare fuori a sistemare l’area attrezzata per il pre gara. Una bella atmosfera in definitiva, respirata per tutto il week end con i messinesi che hanno avuto dalla loro anche la gioia di una terza vittoria consecutiva che solo un mese fa era pura utopia. Anche se in tempi in cui i gemellaggi si sfaldano più veloci di un castello di carte, la gioia più grande è forse quella di mantenere vivo, integro, sentito il vincolo di fratellanza che unisce Messina e Avellino.
Paolo Furrer