Nella sua opera principale, Omero, narra delle gesta dell’eroe Ulisse che tra mille peripezie cerca, dopo la guerra di Troia, di tornare ad Itaca. La storia recente del Messina Calcio sembra ricordare per larghi tratti l’Odissea, con gli eroici ultras messinesi, nelle vesti di Ulisse, che disperatamente tentano da anni di tornare nelle categorie che più gli competono.

Al San Filippo arriva un Picerno assetato di punti e come ormai accade da diverso tempo alle squadre che arrivano nella città dello Stretto, anche i lucani usciranno con l’intero bottino in mano. Al danno però si aggiunge la beffa: la Lega Calcio, alla luce delle pessime condizioni del manto erboso del San Filippo, ha chiesto urgenti opere di manutenzione al fine di evitare spostamenti in altri impianti nelle prossime partite casalinghe del club siciliano. Il campo, infatti, è reso impraticabile non solo dalla pioggia battente degli ultimi giorni ma anche da una cattiva gestione dell’impianto, che ormai versa in uno stato pessimo, nella più totale indifferenza della politica locale.

Lo scenario allo stadio, desolante, è il solito; spalti quasi deserti, con l’onere della rappresentanza lasciato al solo drappello di ultras che si concentrano in Curva Sud, raccolti come da prassi dell’ultimo periodo, dietro lo striscione “Sciotto Vattene”. Il copione recitato dagli ultras messinesi è lo stesso che si ripete dall’inizio del campionato: nel primo tempo cori per la maglia si succedono ai classici contro la proprietà, mentre nella ripresa costante e sonora contestazione rivolta anche al tecnico ed ai calciatori. Inoltre, nel corso del corso del secondo tempo, un gruppetto, ormai stanco delle pessime prestazioni degli undici in campo, si è spostato dal centro della curva verso la Tribuna per inveire contro i rappresentanti della società, con quest’ultimi, però, che se non sono del tutto assenti se ne guardano ovviamente bene dal palesarsi e prendersi le proprie responsabilità.

A fine partita dai pochi presenti partiranno fischi per l’ennesima deludente prestazione di questa tormentata annata. Dal piccolo comune lucano non si registrano presenze, il settore ospiti è desolatamente vuoto.

Foto di Paolo Furrer
Testo a cura della redazione