Le pessime condizioni meteorologiche non lasciavano presagire nulla di buono per questa partita. Nell’immediata vigilia, tutta la Penisola è stata infatti investita da forti acquazzoni che hanno poi tenuto lontano dagli spalti molti tifosi. A Messina per l’occasione arriva un Potenza rinfrancato dall’ultima vittoria casalinga e in cerca di continuità nei risultati per rilanciare la sua stagione. Il club lucano, sin dall’avvio di quest’annata calcistica, aveva dichiarato di puntare ad un discreto campionato, ma spesso i buoni propositi cozzano con quanto accade sul campo. I siciliani, invece, si trovano a vivere l’ennesima stagione travagliata, frutto di una errata programmazione e di un progetto calcistico che stenta a decollare. Piove sul bagnato insomma, sarebbe il caso di dire.

Al “San Filippo” gli spettatori paganti sono 298, compresi i circa cento tifosi del Potenza che hanno seguito i loro beniamini sull’Isola, ai quali bisognerebbe aggiungere i circa 1000 abbonati, anche se è evidente che in molti hanno preferito disertare la partita per una delle tante ragioni di cui sopra.

Dal capoluogo lucano arrivano, nonostante le pessime condizioni meteorologiche e le relative difficoltà logistiche che hanno causato dei rallentamenti nei collegamenti con la Sicilia, un buon numero di tifosi rossoblu. Si posizionano nella loro formazione classica, con la Potenza ultras al centro e Banda Sponge e Briganti ai lati. Prestazione generosa quella offerta dai lucani, che nel corso dei 90 minuti si esibiscono anche in un paio di sciarpate.

La curva di casa, dal canto suo, continua nella protesta contro l’attuale proprietà e si presenta spoglia dei vessilli dei gruppi, raccogliendosi dietro un emblematico striscione “Sciotto vattene”, come in verità sono soliti fare già da tempo, anche in trasferta. Se sul campo il Messina ha regalato l’ennesima scialba prestazione, raccogliendo un misero punto, le gioie arrivano dagli spalti: si segnala infatti la presenza al fianco dei peloritani, di una rappresentanza degli ultras del Modena. Gli emiliani, approfittando della sosta della Serie B, sono scesi in una decina in terra siciliana, trascorrendo un intenso weekend ultras. Le due tifoserie hanno così rinsaldato il vecchio gemellaggio che unisce le due città dalla metà degli anni ottanta. Gli ultras modenesi hanno inteso in questo modo ricambiare la visita dei siciliani, che quest’estate avevano presenziato al memorial della Montagnani.

Sotto il diluvio, la componente ultras che ha sfidato intemperie e delusioni calcistiche dell’ultimo periodo, ha alternato cori contro la proprietà e a sostegno della squadra, quest’ultima incapace di ripagare l’amore e l’impegno profuso dalla Sud andando – come detto – non oltre il pareggio. L’1 a 1 finale accontenta forse più gli ospiti, che restano al di sopra della linea di galleggiamento della zona playout, ma non il Messina che avrebbe potuto dare una pur minima scossa alla sua classifica, ma resta mestamente ultimo in graduatoria.

Foto di Paolo Furrer
Testo a cura della redazione