Il Messina chiude con l’ennesima disfatta casalinga il girone di andata, collezionando la quattordicesima sconfitta stagionale, record negativo che serve solo a deprimere ulteriormente un ambiente che non riesce ormai a trovare pace. Il Messina per tutta la settimana precedente al match è stato inoltre alle prese con la questione relativa allo stadio “San Filippo-Franco Scoglio” la società infatti, dopo le minacce, si è messa al lavoro per sistemare alcuni problemi riguardanti il manto erboso dell’impianto, che versava e versa in pessime condizioni. Le sollecitazioni della Lega sono servite non tanto a risolvere il problema, quanto ad arginarlo; il club ha iniziato a lavorare per il drenaggio, sforzi che sono serviti a disputare la partita contro il Taranto sul terreno amico, con la soluzione campo neutro che era stata comunque presa in considerazione fino a pochi istanti prima del fischio di inizio, poi per fortuna la Lega ha dato l’ok premiando gli sforzi dell’amministrazione comunale congiuntamente alla dirigenza, anche se i botteghini rimasti chiusi fino al mercoledì per tale incertezza, sono stati un deterrente ulteriore alla partecipazione alla gara.

La partita si disputa alle 12.30 di una soleggiata giornata di dicembre, orario scomodo per chiunque, soprattutto per tarantini e messinesi in rotta con i propri presidenti, considerati rei di non essere all’altezza del blasone e delle aspettative di piazze passionali in cerca di riscatto.

Tra i pochi spettatori presenti si segnala il presidente uscente della lega Ghirelli, duramente contestato per la scelta bizzarra di giocare un match delicato in un orario scomodo. In questo quadro desolante non stupisce quindi registrare la scarsa affluenza di pubblico, si contano infatti poche centinaia di spettatori. Come da copione, la curva sud messinese dedica i propri sforzi per insultare a più riprese il presidente Sciotto e l’allenatore Auteri. Da Taranto arrivano una manciata di tifosi che assistono alla partita in religioso silenzio. Per entrambe le curve il momento storico che stanno vivendo non è affatto facile e va fatto un plauso a quei pochi che, tra mille difficoltà, si stanno barcamenando per tenere in piedi la baracca.

Sul piano sportivo il Taranto porta a casa con il minimo sforzo i tre punti, regalando ai pochi tifosi la gioia della terza vittoria consecutiva.

Foto di Paolo Furrer
Testo a cura della redazione