Nelle vicinanze di Bologna, precisamente a Budrio, arriva il Montevarchi, più precisamente l’Aquila 1902 Montevarchi, la squadra più antica della Toscana come vantano sul proprio sito ufficiale. Il piccolo impianto della città bolognese, il “Pietro Zucchini”, è costituito da una piccola tribuna con una capienza di poco più di 1.000 spettatori, quasi al completo per l’occasione, mentre dalla parte opposta c’è l’ex settore ospiti, una piccola gradinata metallica con una capienza totale di 300 persone, questa volta occupata solo da una decina di tifosi locali. Gli ospiti prenderanno posto in un angolo della tribuna, separati dai locali solo da un nastro segnaletico bianco e rosso.

Per la squadra di casa non c’è da segnalare alcuna forma di tifo organizzato. Unica nota di colore uno striscione posto al centro della tribuna, MEZZOLARA FOREVER, e un pittoresco tifoso armato di una bandiera bianco azzurra che sventolerà per tutta la partita.

Da Montevarchi, 180 km circa di distanza, arrivano una 80ina di tifosi, più o meno 30 sono gli ultras e si disporranno, come detto, all’estremità della tribuna. Arrivati poco dopo l’inizio della partita, si schiereranno dietro alcune pezze tra le quali, oltre all’immancabile e rappresentativa della “Curva Sud”, se ne intravede una che richiama gli storici ULTRÀ GIGLIO MONTEVARCHI. Oltre ai soliti cori per incitare la squadra, l’unica variante è costituita da un paio di cori contro l’Arezzo. Al triplice fischio finale dell’arbitro poi, diversi fischi saranno indirizzati alla squadra, rea di una prestazione tutt’altro che entusiasmante.

Luigi Bisio