Sono poco meno di 58 mila gli spettatori presenti a San Siro per questa gara secca valevole per i quarti di finali della tanto bistrattata Coppa Italia. Rispetto al turno precedente, la Curva Sud Milano torna al secondo anello blu, ancora senza striscioni o bandiere ma si fa sentire a gran voce quando, poco prima del fischio d’inizio, viene dispensato il benvenuto ai tifosi ospiti con un cordiale “vaffanc*lo” a cui i romanisti rispondono con il sempreverde: “Un solo grido, un solo allarme Milano in fiamme!”.
Gli ospiti sono almeno tremila e si posizionano come di consueto al terzo anello verde. Dopo aver notato inizialmente lo striscione giallorosso MILANO, mi accorgo di come lo stesso venga poi rimosso per lasciare spoglia la parte sinistra del settore, dove si raccolgono gli ultras romanisti, mentre più defilati si ritrovano i tifosi più tranquilli, tra cui anche alcuni Roma Club del Nord Italia.
L’assenza di striscioni viene comunque ben compensata dallo sventolio continuo di bandieroni per tutto l’arco della gara, offrendo un notevole colpo d’occhio sul settore ospiti.
La sud di casa, al contrario, è priva di colore se si eccettua il rosso delle torce che vengono accese a ogni gol del Milan o il goliardico torso nudo di diverse decine di ultras che sfidano i 0 gradi di questo freddo mercoledì sera.
A livello corale il tifo è molto acceso da entrambe le parti, con i rossoneri decisamente più chiassosi, tanto da coinvolgere nel tifo anche la parte centrale del primo anello blu, settore occupato fino a poco tempo fa dal gruppo Fratellanza Rossonera.
Nel secondo tempo viene accesa una torcia rossa anche dai romanisti, in occasione del gol che sembra riaprire il discorso qualificazione.
Poco prima del 60′ esce Tammy Abraham, autore della sua prima doppietta con la maglia rossonera, proprio contro la sua ex squadra e nonostante non abbia esultato a nessuna delle reti, viene comunque fischiato da buona parte dei suoi vecchi tifosi. Non vale lo stesso discorso invece per Alexis Saelemaekers che esce all’80’ applaudito dal pubblico rossonero, anche durante la sua piccola “passerella” a bordocampo prima di raggiungere la panchina.
La gara infine termina col punteggio di 3-1 con il Milan che si qualifica alle semifinali e si reca festante sotto la Sud, coi giocatori che battono le mani al ritmo di “Unico amore sei!”
Alan Cacciatore