Una Sampdoria in grande spolvero va a fare visita ad un Milan rinnovato sia nei giocatori sia nella dirigenza. Sugli spalti, invece, a grandi linee non ci sono sconvolgimenti: i milanisti ormai si ritrovano dietro lo striscione “Curva Sud Milano”, mentre i doriani si presentano con buoni numero nel fatidico terzo anello con a capo i navigati Ultras Tito affiancati dalle classiche sigle che compongono l’universo ultras blucerchiato.

Rapporti tesi tra le due tifoserie, impossibile dimenticare gli scontri di Ponte Curone, una località in provincia di Alessandria che in un bel pomeriggio di inizio estate del 1993, divenne terreno di una delle più lunghe, estenuanti e famose battaglie tra ultras italiani. Erano in programma Genoa – Milan e Brescia – Sampdoria, sia i milanisti che i doriani viaggiavano in treno e proprio all’altezza di questo paesino i due treni si incrociarono, rallentarono, volarono le prime offese e da lì il passo per tirare i freni d’emergenza e scendere dalle carrozze, passando dalla battaglia verbale a quella reale fu breve.

La storia narra di più di mille persone che si affrontarono tra i campi e gli orti coltivati, una battaglia che durò un tempo interminabile tra lancio di oggetti e violenti corpo a corpo. Le forze dell’ordine presenti erano in numero nettamente insufficiente per arginare quella massa di persone, e solo quando arrivarono i rinforzi la situazione tornò alla calma. Ma la battaglia era finita, i due schieramenti se le dettero di santa ragione, entrambe le tifoserie contarono qualche ferito, ma ripartirono regolarmente per le rispettive destinazioni. Tanto per ricordare i vecchi tempi, i milanisti in quel pomeriggio, mai saputo in che modo, riuscirono ad impossessarsi anche dello striscione “Belin” di sponda genoana. O almeno così narrano le cronache.

Questo per dire che la memoria storica degli ultras è più viva che mai ed un incontro tra squadre genovesi ed il Milan è sempre cerchiato con il pennarello rosso, la rivalità sfocia in un odio sentito e reciproco.

Oggi l’ambiente è più tranquillo, il San Siro è tra gli stadi italiani più belli e sicuri, son finite le “gite” intorno all’anello per confrontarsi vis a vis con la tifoseria rivale, ma nonostante questo il tifo regna sovrano.

Milanisti che sostengono la squadra in maniera costante, fanno uso di alcuni bei bandieroni e tirano fuori dal cilindro pure un paio di striscioni. Doriani che si presentano con una bella coreografia, semplice nell’attuazione ma d’impatto, poi i bandieroni sventolati nella parte alta del settore sono sempre belli a vedersi. Il tifo vive di qualche fiammata dovuta all’alternanza del risultato sul terreno di gioco, ma alla fine della sfida sono i rossoneri a centrare la vittoria e strappare i tre punti.

Foto di Alberto Cornalba