Millenovecento, tanti sono i km percorsi tra andata e ritorno dai 30 tifosi canturini che, per una partita di poco più di un’ora, hanno affrontato quasi un giorno intero di viaggio. Mi scusino gli ultras avellinesi, padroni di casa, se inizio l’articolo parlando prima degli ospiti, ma la passione dei Lombardi mi è rimasta davvero impressa. Coloratissimi, striscione “Eagles” in prima linea, bandieroni, sciarpe tese e tanta, tantissima voce. Dopo dieci ore di viaggio ci poteva stare un fisiologico calo, ma non c’è stato e tutto ciò può tradursi in una sola parola: AMORE!

Venendo agli avellinesi, anche loro hanno fatto un bel tifo, ci sono stati a tratti dei cali, ma non essendo assiduo frequentatore del palazzetto non so se questi siano i loro standard, né tantomeno posso giudicare una tifoseria per una sola partita. In ogni caso la curva era bella numerosa e le potenzialità per poter fare davvero bene le hanno e le dimostrano tutte. A tratti il “Pala De Mauro” sembrava si stesse incendiando, emblematico di quanto questa tifoseria possa essere determinante.

Da notare anche uno striscione della curva di casa con il quale si invitava il “Sindaco” Vitucci, cioè il proprio allenatore, a dimettersi in virtù delle 5 sconfitte consecutive e della crisi tecnica in cui Avellino è impantanata.

Emilio Celotto.