In un fresco pomeriggio di un sabato londinese, mi attende il mitico “The Den” per la gara Millwall – Brentford. Lo stadio rievoca tantissime battaglie sia dentro che fuori il terreno di gioco e onestamente incute anche su di me un certo fascino e timore.

Gara sbloccata dai padroni di casa già nei primi minuti e poi così portata a termine al triplice fischio, racchiude in sostanza una sofferta vittoria per i “Lions” biancoblu che si allontanano dalla zona pericolosa della classifica. Attraversare il ponte (dove sono state girate alcune scene del film “Hooligans), fa rivivere la mia giovinezza e la mia passione per il movimento e per lo “street casuals”. Proprio grazie a loro, tramite prima F-Troop negli anni ’70 e poi Millwall Bushwakers, che il fenomeno hooligans ha trovato uno dei maggiori artefici e si è poi espanso in tutta l’Inghilterra e in Europa.

Ora le cose sono un po’ cambiate, però Millwall era, e rimane tutt’ora una comunità a parte: dopo la depressione degli anni ’20, “L’Isola dei Cani” è diventato davvero un luogo estraneo dal paese, si è fermato alle rovine dei cantieri, alle discariche a cielo aperto a far contorno alle case di mattoni rossi.

Questo per intenderci è un “mezzo derby”, non è infatti sentito tra le opposte fazioni nonostante la contiguità fra le due aree di origine dei rispettivi club. I biancorossi del Brentford saranno circa 2.000, buon numero, ma non hanno riempito il settore. I cori, di buona potenza ma intervallati da qualche pausa, contraddistingueranno il tifo di ambo le parti sino alla fine della gara. Ad esultare però saranno solo i padroni di casa che, come detto all’inizio, la spunteranno in ragione di una ingenuità difensiva avversaria.

Giorgio Carlucci