Prima assoluta tra Santarcangelo e Reggiana, in occasione di un incontro ufficiale del campionato di Serie C ed anche stavolta i granata vengono seguiti fuori casa dal solo Gruppo Vandelli e dalla Brigata Severino Taddei, dal momento che Teste Quadre, Rebel Crew e le altre realtà della curva reggiana continuano con la linea della fermezza e dell’intransigenza contro la Tessera del Tifoso, con relativo rifiuto a sottoscriverla e conseguente astensione dalle trasferte.

A dire il vero, è un peccato che i ragazzi della Curva Sud granata non abbiano provato ad avventurarsi fin qui oggi ed il perché è presto detto. Guardandomi intorno, noto che al di là della recinzione posta alle spalle della porta situata a destra della tribuna centrale c’è un altro campo da calcio, più piccolo, e dotato di una piccola tribuna da cui è possibile riuscire a vedere cosa avviene sul campo principale, quello in cui si disputa la gara odierna. Forse, per Teste Quadre & Co., con un po’ di inventiva, poteva essere l’occasione buona per riuscire a sostenere i propri colori e far sentire il proprio sostegno, seppure a distanza, in maniera goliardica e con la possibilità di vedersi anche un po’ di partita.

E sempre in tema di divieti ed affini va segnalato che anche i ragazzi del Gruppo Vandelli, così come gli altri sostenitori granata presenti quest’oggi, hanno rischiato loro malgrado di rimanere fuori dal settore ospiti, a causa di un blocco del sistema di lettura delle TdT e di emissione dei biglietti che, pochi minuti dopo il loro arrivo, è andato completamente in tilt.
Stando a quanto riferito dagli addetti alla biglietteria della società romagnola, il sistema non era in grado di riconoscere le TdT reggiane e, di conseguenza, non trasmetteva l’ok per l’emissione dei biglietti. Certo, fa innervosire e non poco sentirsi dire, dopo un’ora di attesa, che se non si dovesse sbloccare il sistema si dovrà rimanere fuori dallo stadio.
Fortunatamente, stavolta prevale il buon senso dei funzionari di polizia, una volta tanto più impegnati a collaborare che non a reprimere, che riescono a trovare una soluzione nel giro di pochi minuti. E così, soldi e Tessera alla mano, i tagliandi d’ingresso vengono rilasciati alla vecchia maniera.

Malgrado tutti gli ostacoli che si frappongono tra loro e la tribunetta in tubi “Innocenti” del settore ospiti santarcangiolese, i sostenitori granata non si lasciano demoralizzare e, una volta preso posto sugli spalti, il sostegno a favore dell’undici reggiano non manca mai, con il Gruppo Vandelli che si danna l’anima dal primo all’ultimo minuto per sostenere a gran voce la propria squadra. Tanti cori, ben distribuiti durante tutto l’arco della partita, talvolta accompagnati dai battimani e dal continuo sventolio di un bel bandierone raffigurante lo stemma della città del Tricolore.

Presenti anche uno striscione di solidarietà a favore della gente di Genova recentemente colpita dall’ennesimo alluvione, ed un altro a sostegno di un loro amico, vittima di un incidente che lo terrà per qualche tempo lontano dagli spalti.

La squadra granata, scesa sul terreno di gioco della città clementina, disputa una gara non bella ma decisamente efficace, amministrando fino alla fine il goal di vantaggio messo a segno nel primo tempo. Una difesa molto attenta ed un centrocampo cha bada più a contenere che non a costruire riescono, malgrado la quasi totale assenza di una linea offensiva degna di essere definita tale, a prevalere su un Santarcangelo che si è dimostrato in diverse occasioni anche molto sfortunato.

Insomma, per la Reggiana vista quest’oggi, massima resa con la minima spesa.
Il sostegno vocale dei sostenitori ospiti si fa sempre più deciso e caloroso man mano che ci si avvicina al novantesimo e gli assalti dei padroni di casa, puntualmente respinti dalla difesa granata, si fanno sempre più arrembanti.

L’incontro termina con la vittoria della Reggiana e i giocatori granata si recano a festeggiare sotto il settore ospiti assieme ai ragazzi del Gruppo Vandelli che, anche in questa occasione, l’hanno seguita e sostenuta con calore e passione.

Nota a margine, infine, per il tifo di casa. Quasi completamente assente, fatta eccezione per un volenteroso e battagliero signore anziano che, di quando in quando, si erge a capo-tifo di un manipolo di ragazzini delle giovanili che lo seguono con grande entusiasmo. Piccoli ultras crescono?

Giangiuseppe Gassi