Modena-Bari 4-0, Serie B 2013/14

Mala tempora currunt. Così dicevano gli antichi Romani per indicare un periodo buio, simile a quello che stanno vivendo in questo momento i ragazzi del gruppo modenese CS#.

Come molti di voi ormai sapranno, una fitta pioggia di Daspo si è abbattuta sul principale gruppo della Curva Montagnani, oltre ad una serie di denunce penali e addirittura tre provvedimenti detentivi agli arresti domiciliari per i ragazzi che erano stati rinchiusi nel carcere palermitano dell’Ucciardone. Il tutto a seguito degli incidenti scoppiati presso l’aeroporto di Palermo tra un gruppo di ultras modenesi – provenienti dall’aeroporto di Trapani, dov’era atterrato il loro aereo – e una pattuglia di ultras padovani, che si trovavano nello stesso scalo di Punta Raisi, in attesa del volo che li avrebbe riportati in Veneto dopo aver seguito la propria squadra in quel di Trapani nell’anticipo del venerdì sera.

Ci tengo a precisarlo prima, non ero presente ai fatti e per riuscire a farmi un’idea sull’accaduto mi sono dovuto affidare alle uniche fonti accessibili, cioè la stampa “ufficiale” (nazionale e locale), le voci che circolavano sul web nelle ore e nei giorni successivi e, infine, i commenti raccolti dal vivo qua e là fuori dallo stadio Braglia prima della partita contro il Bari.

Ascoltando tutte queste fonti si percepisce chiaramente che c’è molta rabbia e sconforto negli ambienti del tifo gialloblu per quanto accaduto all’aeroporto di Palermo, per non parlare di una certa incredulità di fronte alla difficoltà nel riuscire a capire come sia stato possibile che i sostenitori del Modena F.C. atterrati all’aeroporto di Trapani non siano stati accompagnati direttamente allo stadio del capoluogo siciliano, invece di farli transitare per lo scalo di Punta Raisi dove, peraltro, le forze dell’ordine locali erano già a conoscenza della presenza dei sostenitori padovani e, pertanto, avrebbero potuto e dovuto evitare ogni possibile contatto tra i due gruppi, piuttosto che lasciare la gestione dell’ordine pubblico ai pochi agenti della Polaria in servizio presso lo scalo aeroportuale, logicamente non preparati rispetto a questo tipo di situazioni.

Se è vero quel proverbio per cui è inutile piangere sul latte versato, è pur vero che viene quantomeno spontaneo domandarsi come sia possibile che, in una città come Palermo, la locale Questura, peraltro dotata di un cosiddetto “Ufficio Stadio”, non sia riuscita a gestire una situazione che non può assolutamente essere definita casuale o accidentale. E, non da meno, la stessa domanda, cioè se fosse possibile prevedere ed evitare quegli scontri, andrebbe rivolta anche agli “Uffici Stadio” delle Questure di Modena e Padova. I più maliziosi parlerebbero di “trappolone” creato ad arte.

Sta di fatto che la tegola giudiziaria che si è abbattuta sui ragazzi di CS# è di quelle davvero pesanti, tanto più se sono vere le voci secondo cui, nei relativi verbali di polizia, i Modenesi sono stati definiti chiaramente come “aggressori” rispetto al gruppo degli ultras padovani che, forse in virtù dei tre feriti risultati nelle loro fila, sono stati a loro volta indicati come “aggrediti”.

Alla luce di quella che è la situazione attuale, è prevedibile che ci vorrà forse un bel po’ di tempo prima che il gruppo modenese possa riprendersi da questo duro colpo e tornare alla normalità.

Nel frattempo, vista la gravità degli eventi e le conseguenze che hanno falcidiato la base del gruppo stesso e che, come è logico attendersi, non si esauriranno certo nel giro di poche settimane, i ragazzi di CS#  hanno optato per una autosospensione del gruppo fino a data da destinarsi. E lo hanno fatto attraverso un comunicato ufficiale, con il quale hanno anche voluto ringraziare la città di Modena e i Modenesi che, una volta tanto, hanno lasciato da parte la tentazione di scagliare capi d’accusa e giudizi morali anzitempo per stringersi invece attorno a questi ragazzi per i quali, già nelle ore successive ai fatti, si è attivata una catena spontanea di solidarietà che ha procurato assistenza legale e sostegno economico utili affinché potessero rientrare a Modena nel più breve tempo possibile.

Un gesto importante e significativo da parte di tanti Modenesi, tifosi di calcio e non, in molti casi semplici cittadini che hanno riconosciuto e ricambiato l’impegno e l’altruismo con cui molti dei ragazzi appartenenti alla Curva Montagnani si sono prodigati per aiutare fin da subito ed in maniera concreta le centinaia di abitanti della provincia modenese vittime dei disastri ambientali (terremoti ed alluvioni) che di recente hanno colpito queste terre.

Con queste premesse, verrebbe quasi naturale mettere in secondo piano l’evento sportivo di quest’oggi, che vede ospite al Braglia un Bari in tono assai dimesso ed in piena crisi d’identità, sotto il profilo societario oltre che tecnico, seguito però da un manipolo di sostenitori provenienti dal capoluogo pugliese a cui, al solito, si sono unite diversi Baresi residenti al Nord, soprattutto nelle zone limitrofe dell’Emilia Romagna.

Nello specifico, va sottolineato che i Baresi presenti quest’oggi rappresentano quella parte della tifoseria che, malgrado le vicissitudini attuali, ha scelto di continuare comunque a sostenere la propria squadra in ogni dove. Ma non va dimenticata tutta quella parte, anche molto consistente, di sostenitori biancorossi che anche oggi hanno preso la sofferta decisione di rinunciare ad essere presenti ma che, al contrario, negli anni passati erano soliti affollare i gradoni della curva ospiti; vale a dire tutti coloro che da molti mesi ormai boicottano l’attuale proprietà, non riconoscendo, in quella che scende in campo, la squadra di calcio della città di Bari, bensì una mera rappresentazione calcistica delle aziende che fanno capo alla famiglia Matarrese.

I rapporti tra le due tifoserie, così come ormai avviene da molti anni, sono distesi ed improntati al rispetto ed alla cordialità, frutto di una vecchia amicizia che per molti anni ha legato le ex Brigate Gialloblu modenesi al gruppo Alcool Bari; un legame che risale ai primi anni ’90 e che, all’epoca, era riconosciuto e rispettato anche dal resto della curva biancorossa. A questa amicizia, che si è tramandata nel corso degli anni e di cui ancora oggi rimangono tracce nei rapporti personali tra esponenti delle due tifoserie, si aggiunga poi la rivalità che negli anni ha visto gli ultras modenesi di diverse generazioni  contrapposti rispetto ai supporters leccesi, tarantini, foggiani e pescaresi, giusto per citare alcune delle tifoserie storicamente rivali dei Baresi.

Il tifo degli ospiti è davvero notevole, malgrado il momentaccio. Esso si caratterizza per il costante sventolio di bandiere che va avanti ininterrottamente per tutto l’arco della partita, unitamente ad un sostegno vocale continuo che, in alcuni momenti, dà vita a dei veri e propri boati grazie ai cori secchi e ripetuti che si sentono rimbombare nitidamente in tutto lo stadio. Gli ospiti si fanno notare anche per una discreta sciarpata che, per qualche minuto, colora di biancorosso la Curva Nord.

Da parte loro, anche i padroni di casa non sono da meno e, malgrado la temporanea autosospensione dei ragazzi di CS#, c’è comunque un manipolo di irriducibili che si posiziona ugualmente intorno al balconcino principale della curva di casa e da lì prova a sostenere a gran voce l’undici gialloblu schierato in campo. La buona volontà non manca ed i cori a sostegno della squadra, così come dei diffidati e degli amici in difficoltà, sono tanti e si fanno sentire malgrado il numero esiguo. A maggior ragione, onore e merito a chi non molla mai, malgrado tutto.

Anche oggi, come sempre, ottima prova di tifo da parte del Gruppo Gradinata che, di settimana in settimana, continua a crescere in quantità e qualità. Tanti cori e battimani, sventolio di bandierine ed un paio di sciarpate ben fatte e molto partecipate che colorano di gialloblu la loro porzione di stadio, offrendo un sostegno vocale notevole ai giocatori in maglia gialla quando questi si trovano a lottare dalla parte opposta del campo. Anche da parte loro viene rivolto un pensiero a tutti quei ragazzi di Modena che stanno passando un momento difficile. Il loro sostegno è già molto importante e, alla luce delle ultime vicende, lo sarà ancor di più nelle prossime settimane, o forse mesi, durante i quali il tifo della Curva Montagnani potrebbe subire una flessione, nell’attesa che i ragazzi di CS# ritornino al gran completo, pronti a far sentire la loro voce.

Testo di Giangiuseppe Gassi
Foto di G. Gassi e Francesco Passarelli.