Da un punto di vista emotivo, non è facile rimettere piede all’interno del Braglia, lo stesso stadio in cui ho assistito alla maggior parte delle mie partite, sia da tifoso che da osservatore per le tifocronache della mia testata. Dopo ben 19 mesi mi ritrovo dunque a varcare i cancelli dello stadio per raccontare il tifo di Modena e Carrarese.

I presenti oggi sono più di ottomila, il dato ufficiale parla di 2.491 paganti che si uniscono a 6.078 abbonati. Il colpo d’occhio non è affatto male, è autunno, le giornate in Emilia sono contornate da un’umidità ai massimi livelli, che anche nelle ore “più calde” si fa sentire, parecchio, quindi non sono propriamente i momenti dell’anno congeniali agli occasionali.

In Curva Montagnani c’è un vuoto, anzi un grosso vuoto: manca lo striscione del gruppo Avia Pervia che, la settimana scorsa, ha annunciato il suo scioglimento. L’impatto visivo è evidente, non solo la vetrata che ospitava il loro striscione è vuota, ma anche la zona in cui questi ragazzi erano soliti compattarsi, non vede più alcuna forma di tifo ed è pacifico che, la ricaduta in termini negativi, finisce per pesare anche tra gli altri gruppi che sono rimasti, oltre che nell’animo di chi evidentemente a malincuore ha dovuto prendere questa decisione.

Dunque tocca a QBR, Vecchie Brigate e Dag Dal Gas il compito di sostenere il Modena, tanto che nel primo tempo il tifo risulta circoscritto principalmente alla balconata centrale, ai lati non si vedono più i tifosi più distaccati dar manforte al gruppo principale, nonostante il settore sia abbastanza pieno e non ci sia alcun distacco fisico fra le parti. Decisamente meglio nella ripresa, con più entusiasmo al centro e di rimando più coinvolgimento nei cori, anche ai margini.
Un tamburo detta i tempi, mentre i più disparati temi si susseguono nei canti da loro intonati: da quelli per la squadra agli amici diffidati, ironici o in dialetto. I gruppi si fanno vedere inoltre per lo sventolio dei rispettivi bandieroni, positiva anche la sciarpata verso la fine del primo tempo, il cui unico difetto è forse nella tempistica: vederla alzata un po’ più a lungo, avrebbe di sicuro enfatizzato il suo effetto scenico.

Da Carrara, invece, si presentano in Emilia ben 716 tifosi, sempre secondo la comunicazione ufficiale diramata dal Modena Football Club. Un dato di tutto rispetto, che dimostra quanto corroborante per loro sia stato l’approdo in B, dopo una vita di campionati spesso mortificanti di terza serie.

In vetrata si nota il drappo della Curva Nord Lauro Pierini. Giunti nel loro settore a circa dieci minuti dall’inizio della partita, puntano forte sui vari bandieroni del gruppo che sono poi ben sventolati per tutto l’arco dei novanta minuti. Apprezzabile la compattezza dei loro cori e anche al momento dei battimani, il colpo d’occhio è più che positivo.

Nella ripresa, il sostegno ospite non cala nonostante le reti subite dalla loro squadra. Nessuna sciarpata, purtroppo, ma si rifanno soprattutto per i contenuti dello striscione esposto per ricordare la terribile alluvione che colpì Carrara il 5 novembre di dieci anni fa, striscione applaudito anche dalla tifoseria di casa. Al fischio finale salutano ugualmente la squadra, nonostante la sconfitta patita.

Vari cori di scherno tra le due tifoserie in varie fasi della gara, all’esterno del Braglia però non si segnalano episodi di rilievo.

Testo di Francesco Passarelli
Foto di Luigi Bisio