L’incontro del “Braglia” di Modena fra i gialloblu locali e il Cosenza, mette di fronte due squadre ugualmente tese alla ricerca di una vittoria, i padroni di casa per darsi slancio dopo qualche difficoltà iniziale e allontanarsi ulteriormente dalla zona playout sperando al contempo di avvicinarsi quella playoff, il Cosenza invece avrebbe bisogno come l’ossigeno di risultati per uscire da questa crisi che lo vede mestamente ultimo in classifica, asfissiato oltretutto da una cappa negativa dal punto di vista ambientale con i rapporti fra la società e la tifoseria fattisi più tesi che mai nell’ultimo periodo. Certo non che siano mai stati così idilliaci ma fra contestazioni e successive multe elevate per violazione del regolamento d’uso dello stadio, lette dalla tifoseria come rappresaglia per le loro critiche, si può dire che fra campo e spalti si sia creata una miscela pericolosamente esplosiva.

Presenti per l’occasione 8.139 spettatori con la tribuna e la Curva Montagnani, feudo del tifo gialloblu, che offrono un buon colpo d’occhio mentre invece più di qualche vuoto lo si nota nei distinti. Tifo di casa che nel primo tempo appare leggermente sotto tono con soltanto la parte centrale pienamente e continuamente attiva nel sostegno che, visivamente, viene enfatizzato grazie al costante sventolio dei bandieroni e qualche fumogeno. Altra marcia nel secondo tempo allorquando anche i lati del settore si animano e si uniscono al tifo che risulta molto più convincente per letteralmente divampare nel finale in cui i canarini realizzano i due goal che portano alla vittoria.

Nel settore ospiti sono stati venduti 672 biglietti e come sempre capita per le tifoserie meridionali, corposo è l’apporto degli emigranti sparsi per il nord del paese vuoi per motivi lavorativi o di studio. Anche se, questo va ribadito, resta un dato comunque importante in ragione di una classifica a dir poco deficitaria.

In vetrata presenti diverse pezze a partire da “Anni Ottanta” e “Curva Sud” per poi continuare con tutta la miriade di piccole e grandi compagnie che costituiscono la galassia del tifo rossoblu. La loro rappresentanza è colorata anche da alcuni bandieroni e due aste sempre in alto, mentre il tifo propriamente detto li vede autori di un primo tempo sempre continuo e contraddistinto da tanti battimani e cori. Nel secondo tempo, con un lungo striscione a firma “Armata Bruzia”, viene ricordato Nervus, ultras modenese scomparso nel 2018 in virtù delle sue amicizie cosentine; striscione la cui esposizione è stata chiaramente seguita da un lungo applauso. Esposti anche altri striscioni di vicinanza a membri del gruppo “Anni Ottanta”. Tifo continuo anche nella seconda frazione, con poche pause e una sciarpata finale nonostante l’ennesima sconfitta per 2-0 che rilancia sì il Modena ma lascia il Cosenza sempre ultimo. Fortuna almeno che le dirette concorrenti non abbiano vissuto una giornata tanto migliore.

Luigi Bisio