Nella ventottesima giornata del campionato di serie B al “Braglia” si incontrano Modena e Cremonese, compagini con ambizioni di alta classifica: padroni di casa intenzionati a mantenere il proprio posto all’interno della griglia play off mentre gli ospiti pur non riuscendo a tenere lo stesso ritmo forsennato della capolista Parma, puntano ancora convinti a quel secondo posto che vale comunque la promozione diretta in Serie A senza passare per quella tonnara che sono gli spareggi.
Giornata meteorologicamente nuvolosa e accompagnata da una leggera pioggia. Sono quasi diecimila gli spettatori a salutare il calcio d’inizio nella canonica domenica pomeriggio e nelle un po’ meno canoniche 18:30.
Ottimo l’inizio della Curva Montagnani con tante bandiere gialloblù che accompagnano la squadra verso il cerchio di centrocampo unitamente all’accensione di alcuni fumogeni che per qualche minuto coprono i tifosi con una coltre di fumo e la mente dei presenti con un velo di nostalgia di quando la pirotecnica non era così osteggiata e certi spettacolo coreografici all’ordine del giorno.
Battimani e diversi cori fra i quali anche alcuni contro la Reggiana, acerrima rivale che affronteranno nel derby della via Emilia del prossimo primo maggio, data ovviamente da prendere con le pinze in questo scenario di continui anticipi e posticipi a cui il calcio odierno, prono alle logiche televisive ci ha ormai abituati.
Tifo modenese comunque molto attivo per tutto l’incontro, finale però amarissimo per loro in virtù di una sconfitta in zona Cesarini che costa non pochi fischi e rimbrotti verso i proprio giocatori.
Da Cremona presenti 927 spettatori stando alle cifre fornite dal botteghino. Si dispongono nel settore ospiti del Braglia che è anche l’unico ancora privo di copertura, in barba ai capricci del tempo però loro sfidano spavaldi il cielo e sostengono la Cremo con bandiere di varie metrature, fornendo un bel colpo d’occhio, in termini di colore e movimento. A dispetto delle parti laterale un po’ meno partecipi, il tifo vocale dello zoccolo duro centrale si protrae fino alla fine con tanti cori che si susseguono senza soluzione di continuità. La vittoria giunta proprio all’ultimo respiro è un premio meritato proprio per quelli come loro, per quelli che ci hanno creduto nonostante tutto.
Luigi Bisio