Ci tengo a dirlo subito. Una curva così, a Modena, era da diverso tempo che non si vedeva. Per qualche momento è parso addirittura di rivedere all’opera quella Curva Montagnani carica di colore, tifo e passione che avevamo lasciato nel 2005 e che negli anni successivi, purtroppo, si è andata gradualmente spegnendo.

Grande entusiasmo, grande determinazione, finalmente un buon numero di sostenitori raggruppati, in piedi, dietro e tutto attorno al balconcino principale e, soprattutto, tantissima gente in maglia gialla che ha raccolto l’appello dei giorni precedenti a colorare lo stadio Braglia come mai era avvenuto quest’anno. Il risultato, a livello visivo e vocale, è di tutto rispetto. Il miglior tifo espresso quest’anno dai ragazzi della Curva Montagnani, seppure orfani dei CS#.

Tutto è perfetto, in questo sabato pomeriggio all’ombra della Ghirlandina. A cominciare dall’accoglienza riservata all’ingresso delle squadre in campo, salutate dalla curva modenese con uno striscione di incitamento verso i propri calciatori, semplice ma efficace, che fa un gran bell’effetto abbinato alla muraglia gialla schierata subito dietro, il tutto contornato dallo sventolio di bandiere e dall’esposizione di stendardi.

I cori con cui i sostenitori modenesi supportano la loro squadra del cuore sono continui, incessanti e finalmente sostenuti da diverse centinaia di persone, non solo dal solito manipolo appollaiato dietro al balconcino centrale della curva. Stesso discorso vale per i vecchi ragazzi del Gruppo Gradinata, di partita in partita sempre più numerosi, affiatati e rumorosi. Quest’oggi si fanno sentire a più riprese con i loro cori. Il tredicesimo uomo in campo del Modena F.C. che, a mio modesto avviso, potrebbero diventare ancora più incisivi e determinanti se solo si compattassero meglio all’interno della gradinata

Non c’è che dire, quello visto oggi sugli spalti dello stadio Braglia di Modena è uno spettacolo nello spettacolo, che fa il pari con la bella prestazione offerta in campo dagli undici giocatori in maglia gialla schierati da mister Alfredo Walter Amato Lenin Novellino, vecchia volpe della categoria a cui, a seconda di come andrà a finire, andrà il merito di aver regalato finalmente una grande stagione ai sostenitori gialloblu, oppure la colpa per averli illusi con la promessa di un sogno. In ogni caso, vale la pena di seguirli fino in fondo, per vedere come andrà a finire.

Per quanto riguarda gli ospiti novaresi, buona prova di tifo la loro, soprattutto se si tiene conto della posizione in classifica degli azzurri che, forse, hanno fin qui deluso un po’ le aspettative della loro tifoseria, abituatasi ben presto ai successi degli ultimi anni. Però è pur vero che, dopo tanti anni trascorsi a vivacchiare in serie C2, anche un discreto campionato di B come quello disputato finora è da apprezzare e da ritenere motivo di soddisfazione. E gli ultras novaresi, secondo me, tutto ciò lo sanno bene e dimostrano di saperlo apprezzare, sostenendo i loro undici beniamini in maglia azzurra dall’inizio alla fine, con tanti cori e battimani che si sentono poco dalla tribuna soltanto per merito dell’ottima prova offerta quest’oggi dalla curva occupata dai sostenitori modenesi. Quindi, pollice su per i novaresi, tifoseria dalla vita non sempre facile, schiacciati dalle due grandi metropoli, Milano e Torino, che con la loro vicinanza sono riuscite per decenni a strappare intere generazioni di sostenitori alla causa azzurra.

Dentro e fuori fila tutto liscio come l’olio, anche perché sono pochi i precedenti tra le due tifoserie, se si eccettuano gli ultimi tre anni. Giusto un incrocio in C1 nella seconda metà degli anni ’90, senza alcun particolare episodio da segnalare tra Brigate Gialloblu Modena e Legione Ultras Novara. 

Testo di Giangiuseppe Gassi.
Foto di Giangiuseppe Gassi e Francesco Passarelli.