Al Braglia di Modena, davanti a oltre 9.000 spettatori sugli spalti, si sono affrontati i gialloblù padroni di casa e i campani della Salernitana. Gli emiliani inseguono il sogno dei play-off, mentre gli ospiti cercano di scongiurare l’incubo della doppia retrocessione. Nonostante la classifica deficitaria, i tifosi granata si sono presentati numerosi in Emilia, dimostrando ancora una volta la forza di una curva che, negli anni, ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama ultras nazionale.
Tuttavia, le vicende ultras non vanno sempre di pari passo con quelle sportive. Da quando il movimento ultras ha preso piede a Salerno, la storia della Salernitana è stata segnata da una successione di presidenti che non sono mai riusciti a farsi apprezzare appieno durante il loro mandato: da Aliberti a Lombardi, fino a Lotito e, più recentemente, Iervolino. Tutti, dopo un iniziale periodo di idillio, sono stati oggetto di critiche feroci, che si sono trasformate in contestazioni, a loro volta sfociate nella cessione del club ad altri proprietari.
L’attuale numero uno della Salernitana, infatti, dopo aver ottenuto due salvezze insperate in Serie A, è finito nel mirino della tifoseria, che da quest’anno ha deciso di alzare i toni. Per questa trasferta in terra emiliana, i tifosi granata si sono presentati con uno solo striscione: “Per voi azienda, per noi solo passione stupenda”. Nonostante il messaggio e l’impostazione poco colorata, il sostegno all’undici in campo non è mancato, risultando determinante per il pareggio finale, ottenuto su un campo difficile come quello del Modena.
Sul fronte dei padroni di casa, i modenesi, orfani del gruppo Avia Pervia, si sono presentati con la “classifica formazione”: ai lati Dag Dal Gas e Vecchie Brigate, mentre al centro Quei Bravi Ragazzi. Anche questa volta, i tifosi emiliani sono apparsi in ottima forma, con striscioni, bandiere e cori che hanno animato le gradinate dello stadio di casa. Presenti per l’occasione i gemellati del Venezia, storici amici della tifoseria modenese. Nonostante il pareggio, i tifosi emiliani non hanno mai smesso di cantare, colorando la curva con bandiere e una ben riuscita sciarpata.
Il pareggio finale lascia un pizzico di amaro in bocca, rimandando di fatto l’assalto ai piani alti della classifica per il Modena e non cambiando nemmeno troppo gli equilibri per la Salernitana. Per un futuro migliore toccherà rimandare tutto appunto al futuro, anche se affinché ciò si realizzi è inevitabile che le squadre si conformino ai sogni e alle ambizioni delle proprie tifoserie.
Testo di Michele D’Urso
Foto di Luigi Bisio