Allo stadio “Poli” di Molfetta arriva il fanalino di coda Arboris Belli, pertanto, l’occasione si presenta propizia per la squadra locale, che punta a conquistare tre importantissimi punti in ottica salvezza. Dopo la grande delusione dello scorso campionato di Serie D, culminato con la retrocessione in Eccellenza, anche in questa stagione la classifica non sorride, anzi: nessuno si aspettava di arrivare a questa giornata con il Molfetta relegato al terzultimo posto della graduatoria invece che cercare un pronto riscatto e conseguente rilancio verso la categoria amaramente perduta.

Nonostante i numerosi bocconi amari, dunque, gli ultras biancorossi non fanno mancare la loro presenza e il loro sostegno con cori per la maglia e la città. Le pezze del gruppo “Molfetta Ultras” però, vengono inequivocabilmente esposte a rovescio, a palesare il loro malumore. Entrando nello stadio, noto invece con rammarico l’assenza del drappo della “Vecchia Guardia”. Gli ultras locali, sebbene non numerosi come nei giorni migliori, tifano per tutta la durata della gara in modo compatto e rumoroso, con le bandiere costantemente in movimento e accompagnati da pregevoli battimani. Numerosi sono i cori di protesta e constatazione rivolti alla società e alla squadra durante l’intero corso del match.

Totalmente assenta, infine, i sostenitori ospiti: la mancanza di un confronto sugli spalti e degli stimoli che da esso ne derivano, rende la prestazione degli ultras molfettesi ancora più apprezzabile.

La partita in campo si conclude, come prevedibile, con la vittoria dei locali per tre reti a zero. Per quanto l’ambiente non sia sereno dopo le recenti scosse e la via per una risalita in classifica della loro squadra del cuore sia piuttosto lunga e impervia, non si può che augurare, di fronte a tanto impegno, che quanto prima possa essere ripagato dal buon vento di qualche soddisfazione.

C.O.