Il Rimini capolista del girone D della Serie D, quest’oggi è di scena nella vicina Imola: poco meno di 100 km dividono le due città. L’ultima occasione che vide la presenza biancorossa in terra emiliana, fu una partita giocata in notturna esattamente 12 anni fa. Questa trasferta era una sorta di classica degli anni 2000, al pari di Castel San Pietro e Faenza, giusto per rimanere in zona.
Da Rimini almeno 350/400 tifosi hanno percorso l’A14 e, a differenza delle ultima trasferte, trovano quello che una volta era il settore ospite adesso occupato dai tifosi rossoblù dell’Imola.

Nel settore locale sono già appesi vari striscioni e drappi con i colori societari, da “Irriducibili” a

“Ultras” passando per “Gioventù Imolese” ed altri più piccoli. La presenza non è molto numerosa, la maggior parte sono molto giovani, alcuni, con addosso il piumino della squadra, sembrano ragazzi delle giovanili.

All’ingresso delle squadre in campo il contingente biancorosso tarda ancora il suo ingresso nel settore, verrò poi a sapere che il motivo è stato il protrarsi delle contrattazioni sul prezzo del settore ospite a 10 euro, considerato troppo elevato. I tifosi locali ne approfittano per farsi notare con un bandierone rossoblù di buona fattura estetica come copricurva e di seguito

sventolano un paio di bandiere. Il settore ospite è formato da due tribunette staccate tra loro, nella prima i tifosi dei club, nella seconda i ragazzi della curva con “RWS”, “Vecchia guardia” e “Per Rimini” che, quando iniziano a cantare per il proprio undici in campo, la fanno da padrona al cospetto dei pochi tifosi rossoblù.

Dai locali partono alcuni cori di sfottò contro gli ospiti e contro il loro giocatore Ricchiuti; questi ultimi, non prendendoli in considerazione, rispondono alle offese ricevute ma con cori contro Cesena e la vicina Bologna.
Il Rimini già nel primo tempo si porta in vantaggio per due reti a zero, il tifo ospite aumenta e sparisce quello locale, che forse sperava in uno sgambetto alla capolista.

Da menzionare una buona sciarpata biancorossa sulle note di “Romagna mia” e qualche bella manata a cui tutto il settore partecipa attivamente.

Tra i vari stendardi ce n’è uno per ricordare un ex giocatore biancorosso, Renato Vanzolini, storico capitano del Rimini degli anni ‘50.

Ad inizio ripresa, tra i locali, vengono accesi un paio di fumogeni rossoblù, ma sentirli cantare è ancora difficile.

Il Rimini è sempre più padrone in campo, trovando la tripletta con il solito Pera, che si va a prendere gli applausi sotto il settore biancorosso. Sugli spalti ennesima sciarpata, bandieroni sventolati, manate e buona partecipazione a livello canoro.

Proprio quando non si aspettava altro che il fischio dell’arbitro, direttamente su calcio d’angolo calciato da Ricchiuti arriva il poker, la beffa ulteriore per i suoi contestatori che l’avevano chiamato in causa per buona parte della partita.
Finisce con tutta la squadra Riminese sotto il settore per festeggiare l’ennesimo successo che li proietta sempre più saldamente in testa alla classifica.

Gilberto Poggi.