È da poco cominciata una nuova stagione e per il sottoscritto, smaltiti gli ultimi impegni lavorativi, è finalmente arrivato il momento di riprendere a viaggiare.

Per l’occasione, dopo aver fatto un giretto all’interno dell’Astronave di Bari per la gara interna contro il Venezia, decido di ripartire dal Veneziani di Monopoli, una stadio molto caldo e passionale che mi ha sempre affascinato sin da quando ero bambino.

In riva all’Adriatico, il tifo locale, ha vissuto due settimane abbastanza movimentate. Prima la decisione dei CSM e dei Bad Boys di seguire le gare interne nei “distinti” a causa di differenti linee di pensiero con il resto della Nord, poi gli screzi proprio tra i gruppi avvenuti al termine della prima gara casalinga, e per finire, come se non bastasse, la pioggia di diffide e addirittura alcuni arresti arrivati puntuali dopo “accurate” indagini da parte della digos.

Insomma, per il popolo biancoverde non è cominciata proprio nel migliore dei modi la nuova stagione, nonostante la squadra viaggi a punteggio pieno dopo le prime due giornate di campionato.

Fa strano vedere la Nord così. “Bisogna solo farci l’occhio” direbbe qualcuno, fatto sta che ognuno avrà sicuramente le sue buone ragioni e quindi non resta che abituarsi.

Altra sostanziale differenza è la totale assenza di pezze e drappi Army Korps 1980 e Ultras 1993 in balconata, entrambi sostituiti da un unico e imponente striscione che recita “Figli di un’antica tradizione.

Stessa linea, ovvero quella di non esporre drappi, per gli altri due gruppi (CSM e Bad Boys 1987) presenti appunto nel settore distinti, accanto al Centro Coordinamento Bianco Verde.

Parte in sordina il tifo monopolitano per poi aumentare d’intensità e volume nel corso della gara. Tutto sommato si assisterà ad una buona prova di tifo da entrambi i settori, nonostante l’assenza forzata dei leader dei gruppi portanti. Immancabili i cori per i diffidati e a sostegno del Gabbiano.

Capitolo ospiti: dalla lontana Agrigento giungono in quattro, esponendo l’unico striscione Nuova Guardia 1952 più una bandierina raffigurante lo stemma della Regione Siciliana. Entrano al Veneziani con abbondante ritardo, restando in silenzio per il resto della gara. Onore comunque a loro per aver presenziato una delle trasferte più lunghe della stagione.

Antonio Vortex.