Ciò che avrebbe potuto essere e ciò che invece è stato. Il derby verrà ricordato più per le occasioni mancate che per ciò che ha saputo offrire, lasciando a tutti quel senso di incompiuto: Monopoli – Bari è la partita del bicchiere mezzo pieno o del bicchiere mezzo vuoto?

Partita attesa da entrambe le piazze per ragioni opposte, ma che a causa delle restrizioni imposte dalle note vicende legate alla pandemia, oltre che da una pessima gestione della vendita di biglietti, ha regalato poche sorprese ai tanti spettatori presenti. 

Circoscrivendo l’analisi a questioni prettamente calcistiche, il Monopoli ad inizio campionato avrebbe probabilmente festeggiato come una vittoria il pareggio contro la blasonata squadra del capoluogo pugliese, ma la termine dei 90 minuti sono i padroni casa a recriminare sull’occasione persa visto che i tre punti avrebbero dato sostanza al sogno promozione dei biancoverdi. Spostando l’attenzione sulla sponda barese, per alcuni il pareggio è un bicchiere mezzo vuoto, che regala ossigeno alle dirette concorrenti, per altri invece è mezzo pieno perché oltre a portare a casa un punto prezioso in un campo ostico serve ad escludere, forse definitivamente, il Monopoli dalla corsa alla promozione diretta.

Questo derby era atteso anche per questioni “ultras”: dopo le polemiche del match di andata (nate a seguito di un presunto coro poco amichevole partito dal settore dei monopolitani rivolto ai baresi, e comunque prontamente smentite dai gruppi ultras monopolitani) molti si chiedevano come si sarebbe evoluto il rapporto tra le due piazze. La domanda non ha però trovato una risposta piena, dal momento che i gruppi organizzati del tifo barese hanno disertato la trasferta a causa delle limitazioni imposte per sempre per arginare la pandemia. A tal proposito occorre però fare una precisazione: a differenza di quanto accade in altre province d’Italia, Bari ha da sempre intrattenuto rapporti cordiali con tutte le tifoserie della propria provincia, rapporti che prescindono tra l’altro dalle rivalità, spesso ataviche, che invece dividono città della stessa “area metropolitana barese”. 

La settimana che ha preceduto la partita inoltre, è stata caratterizzata – come già fatto cenno – da una gestione della vendita dei biglietti quasi dilettantistica. Inizialmente i tagliandi potevano essere acquistati solo dai residenti a Monopoli, mentre in un secondo momento si è deciso di allargare la vendita, prescindendo dal concetto di “fissa dimora”, ma con prezzi maggiorati, legando quindi la vendita alla reale possibilità economica. Per quanto riguarda il settore ospiti, a capienza ridotta, i soli 250 biglietti a disposizione sono stati polverizzati in pochi istanti, ma questo non ha comunque impedito a molti tifosi baresi di trovare “rifugio” in altri settori dello stadio Veneziani di Monopoli. 

Quando le squadre scendono in campo, lo stadio, nonostante le suddette vicende, presenta un discreto colpo d’occhio. Sono 5 mila i tagliandi staccati, con un’atmosfera che ha ricordato ai presenti le partite degli anni ’70, con tifosi di casa e ospiti mischiati  nello stesso settore. Per l’occasione si sono viste sulle gradinate sciarpe celebrative dell’evento ed è stata anche l’occasione per vecchi ultras di entrambe le fazioni di rincontrarsi. L’assenza dei gruppi organizzati baresi ha però regalato l’idea di una festa a metà. 

I ragazzi della gradinata hanno offerto il solito tifo continuo e compatto, mentre gli ultras biancoverdi che solitamente occupano la curva nord hanno continuato nel loro sciopero; oltretutto recintando la zona centrale del loro settore per evitare che per l’occasione qualcuno, anche spontaneamente, occupasse quella zona e facesse partire cori di sostegno. Nel corso dei 90 minuti tuttavia dal settore nord dello stadio di casa sono partiti comunque alcuni cori.

A fine partita tutti festeggiano, ma il pareggio conquistato, seppur prestigioso, lascia ai padroni casa – come detto – quel senso di occasione mancata. Quest’ultima sensazione che poi ha avvolto anche la partita del tifo, stante l’assenza dei gruppi organizzati della nord Barese e della Nord monopolitana che non ha permesso alle due realtà ultras di consolidare uno storico rapporto di amicizia che lega le due piazze da diversi decenni.