Per la trentesima giornata del campionato di serie C girone C al Veneziani torna Monopoli-Brindisi, un grande classico della Puglia, un derby molto sentito che sa di scontro diretto per la salvezza. La scelta scellerata di disputare questo match alle 18.30 di mercoledì, condizionerà inevitabilmente l’affluenza del pubblico sugli spalti che sicuramente poteva offrire uno spettacolo diverso, in giorni e orari più consoni. Purtroppo anche in terza serie i diritti tv hanno preso piede in maniera prepotente a tal punto che, assistere ad una gara con la luce solare ma soprattutto di domenica è divenuto ormai un evento più unico che raro.

Inizialmente segnalata come gara a rischio da parte dell’Osservatorio, addirittura si è scongiurata persino la possibilità di assistere ad un incontro monco sugli spalti con la presenza di una sola tifoseria. Per fortuna alla fine ciò non è avvenuto, consentendo ai sostenitori brindisini di poter seguire la loro squadra con 500 tagliandi messi a loro disposizione, dei quali venduti circa la metà.

Clima teso già dalle prime ore del pomeriggio, parecchi in città attendono l’arrivo dei sostenitori brindisini, fino a che la Celere non comincia a creare uno spiegamento di forze lungo tutto il tragitto per consentire via libera al transito alla carovana dei messapici ed evitare problemi di ordine pubblico.

La Curva Nord di casa, dal canto suo appare molto gremita, disposta dietro l’imponente striscione “Monopolitani”. Per l’occasione si rivedono alcuni striscioni dei “Bad Boys”, che proprio in questa circostanza festeggiano il loro Anniversario: “Ricordati di osare sempre, anche con i venti contrari. Buon Anniversario cattive compagnie”.

Dall’altra parte gli ospiti fanno ingresso nel settore al 15° minuto circa del primo tempo, con un fitto lancio di torce e petardi che provocheranno la sospensione momentanea della gara per qualche minuto. Da qui inizia una bella contesa sugli spalti, con delle immagini di tifo che rievocano alla mente nostalgie di anni passati, dove sfottò e pirotecnica erano l’essenza del grido di libertà del movimento ultras italiano. Numerosissime le offese reciproche appunto, cortesemente ricambiate con ripetuti inviti a vedersi fine gara.

In contrapposizione ad uno striscione dei Brindisini esposto all’andata, in cui veniva preso in considerazione i ritrovati intenti e il ritorno alla compattezza del settore di Curva con quello di Gradinata dei biancoverdi, non tarda la risposta dei padroni di casa in cui viene messo in discussione il numero delle adesioni da parte dei messapici a questa trasferta.

Così come sugli spalti anche sul terreno di gioco la gara risulta avvincente. I padroni di casa in vantaggio di due reti si fanno recuperare nei minuti di recupero, subendo la reazione di orgoglio degli ospiti in un assurdo finale. Un pareggio che alla fine sa di beffa per i biancoverdi e fa morale in casa Brindisi, per un punto a testa che fondamentalmente serve a poco e non smuove di molto la classifica di entrambe.

Catello Onina