Un’opportunità ghiottissima per il Monopoli di allungare in classifica verso un primo posto su cui, a inizio stagione, nessuno avrebbe scommesso. Una comunità che oggi, vista la buona affluenza allo stadio, si rende conto della grande stagione disputata finora dai ragazzi che indossano la casacca biancoverde.

Infatti, lo stadio “Veneziani” appare più pieno del solito, complice anche il fatto che, FINALMENTE, si gioca di domenica alle 15. A rendere il tutto ancora più speciale è una splendida giornata di sole, che rende l’atmosfera ancora più suggestiva e trasmette entusiasmo a chi segue dagli spalti in maniera interessata (alle sorti della contesa), o disinteressata, come nel nostro caso che però ci concediamo un bel salto indietro nel tempo in virtù dell’atmosfera tipicamente “vecchia maniera” che si respira grazie alle due tifoserie. Altri tempi che si possono giusto evocare, anche se poi la triste e cruda realtà ci racconta pur sempre di un calcio in cui, prima della passione, comanda il soldo. Non sarebbe nulla più che il segno dei tempi ma sarebbe senza meno più gradevole se chi preferisce vivere questi momenti ancora come un rito e non come un evento commerciale, possa farlo senza subire vessazioni e limitazioni di ogni sorta.

La Curva Nord Monopoli si presenta gremita e colorata da bandieroni e fumogeni. Vederla così, alla luce del giorno, è diventata quasi una rarità, considerando che a beneficio di telecamere e telespettatori, le partite si giocano quasi sempre in notturna. L’effetto è notevole: i colori risaltano di più e il tifo, oggi particolarmente acceso, fa da cornice nonostante gli undici in campo non ricambino con una prestazione all’altezza del grande attaccamento mostrato dalla tifoseria.

Sul fronte opposto, i tifosi del Catania fanno il loro ingresso nel settore solo al 15° del secondo tempo. Una parte del gruppo era già presente, ma lasciando i gradoni vuoti e intrattenendosi in basso attendendo l’arrivo del resto degli ultras. L’entrata in scena successiva è molto ordinata, senza fronzoli, raccolti dietro l’unico striscione: “PER L’ONORE DI CATANIA”. Ritmo intenso, belle manate e tanti cori per gli ultras e per la città. Nulla da dire, ancora una volta tanto di cappello a una tifoseria che, numericamente, ha superato le aspettative, considerando sia la distanza che la categoria che di certo non le appartiene.

A fine partita, nonostante la vittoria, si congedano dalla squadra invitandola a tirar fuori gli attributi, perché una città e una tifoseria come Catania meriterebbero nulla più di quello che le era stato promesso in estate, ossia lottare per vincere questo campionato e tornarsene almeno in Serie B.

In entrambe le curve, si segnalano striscioni per Antonino, uno dei leader carismatici della Nord monopolitana alle prese con problemi extra-stadio.

Catello Onina