Nel campionato italiano di calcio i play off e i play out sono stati istituiti, ufficialmente, dalla stagione 1993-1994, rispettivamente in Serie C1 e in Serie C2. A distanza di quasi 30 anni il saldo è probabilmente positivo: in passato, infatti, squadre ormai salve a metà campionato, tiravano i remi in barca condizionando di fatto il regolare svolgimento del campionato, mentre questa porta secondaria di accesso ai propri obiettivi, ha spesso portato a grandi traguardi proprio sul filo del rasoio.

Questa ottimistica stima probabilmente a Catanzaro non è condivisa, dal momento che i calabresi a partire dalla stagione 1996/1997 hanno partecipato a ben undici edizioni dei play off e ad uno spareggio play out, ottenendo un magro bottino, undici sconfitte e una sola vittoria, quest’ultima ottenuta, per giunta, non per salire di categoria ma per mantenerla. Sul piano sentimentale le sconfitte fortificano la tempra e rendono d’acciaio la fede, sul piano squisitamente calcistico, invece, le continue delusioni sportive hanno creato nel popolo giallorosso la convinzione che esiste un solo modo per salire di categoria: arrivare primi.

Il club calabrese non ha badato a spese quest’anno e ha messo in piedi una squadra che, almeno sulla carta, ha ottime chance di salire di categoria, anche se la Serie C nasconde sempre delle insidie che in questo caso specifico portano il nome del Crotone. I corregionali rossoblu infatti, dopo la cocente delusione della doppia retrocessione, hanno lavorato in silenzio allestendo una squadra all’altezza delle aspettative della piazza; il campionato, almeno stando a quanto ci sta dicendo questo primo scorcio, si profila come una corsa a due, tutta calabrese, con il Catanzaro che vince e il Crotone che non molla di un centimetro.

Per la nona giornata del campionato di Serie C, al Vito Simone Veneziani la capolista Catanzaro affronta i padroni di casa del Monopoli. Lo stadio pugliese presenta un discreto colpo d’occhio, con circa 2.500 spettatori presenti, di cui quasi 200 sono quelli ospiti che, sin dal loro ingresso, si posizionano dietro i loro storici drappi e danno vita ad un signor tifo. La Curva Massimo Capraro ha saputo adeguarsi negli anni ai cambiamenti stilistici, proponendo sempre materiale curato, senza però snaturare la propria essenza, regalando di conseguenza l’immagine di una realtà al passo coi tempi, ma sempre attenta alle proprie radici. Il tifo, aiutato anche dal risultato, è continuo e sfocia in un urlo di liberazione quando l’arbitro decreta la fine delle ostilità. Il Catanzaro ottiene infatti l’ottava vittoria di questo esaltante inizio di campionato, tenendo a debita distanza i summenzionati rivali regionali.

I Monopolitani, dal canto loro, si presentano nella loro ormai classica formazione: il duo Army KorpsUltras 1993 in Curva Nord, CSM e Bad Boys in Gradinata Est. Se in trasferta gli ultras pugliesi hanno ripreso a tifare assieme, nei match casalinghi permane la separazione. Per l’occasione sono presenti in Curva Nord gli storici amici della Vecchia Guardia del Mola.

Al triplice fischio le due squadre raccolgono gli applausi delle proprie tifoserie. Tra catanzaresi e monopolitani per tutti i novanta minuti ha regnato totale indifferenza, figlia anche di un rapporto di reciproco rispetto che almeno in passato è stato evidente, ma al triplice fischio finale dal settore ospiti si è sentito “Dove sono gli ultrà”, coro non apertamente ostile ma di certo non “simpatico”, sintomatico evidentemente di un cambio di registro in tal senso.