La bizzarra formula della Coppa Italia, che da tempo fatica a riscuotere consensi, diventa a tratti odiosa quando vi si sovrappongono i classici lavori estivi di ristrutturazione degli stadi. Così questa partita che doveva disputarsi al Marulla di Cosenza e permettere per la prima volta ai tifosi rossoblù di vedere la nuova squadra fra le mura amiche, viene giocata a campi invertiti. Ironia della sorte, se Cosenza è alle prese con il manto erboso, a Monopoli sono in atto lavori di ristrutturazione a gradinata e tribuna che sono state chiuse per espletarli.

Serata molto calda, circa trenta i gradi e poco meno di 1.000 gli spettatori sugli spalti. Nonostante l’ambiente animato dalla sola Curva Nord, i padroni di casa riescono a vincere allo scadere e strappare il pass al terzo turno di Coppa. Come nella precedente gara di Coppa contro il Ponsacco, mancano all’appello i gruppi della gradinata che, a causa della suddetta chiusura del settore, hanno deciso di restare fuori.

Per il settore ospiti, solito tira e molla per i biglietti dapprima messi in libera vendita prima che una prescrizione del Prefetto di Bari annullasse i tagliandi già emessi riservando la nuova vendita ai soli possessori della tessera del tifoso.

Paga dazio la parte non tesserata della tifoseria cosentina, che a macchina organizzativa già avviata deve ritornare sui propri passi, non prima però di aver denunciato a mezzo di un comunicato, firmato dagli Anni Ottanta, l’abuso subito. Presente invece la Curva Sud, in circa una sessantina di unità.

Testo di Davide Gallo.
Foto di Gabry La Torre.