Monopoli-Foggia inizia con un minuto di raccoglimento per Fabio Cudicini, “il ragno nero”, mitico portiere del Milan di Nereo Rocco. Proprio nello stesso momento fanno il loro ingresso gli ultras rossoneri, al loro ritorno in trasferta per la prima volta dopo quasi tre mesi dalla maledetta trasferta di Potenza, dove persero la vita quattro giovanissimi ultras. Lo fanno in grande stile: entrata massiccia, esplosione di petardi e bordata di fischi ad accompagnare il minuto di silenzio che invece era stato negato a Gaetano, Michele, Samuel e Samuele: nemmeno la morte è uguale per tutti, lo ricordano i tanti cori contro la Lega Calcio che contraddistinguono i primi minuti di questa partita.
“Curva Nord” e “Curva Sud”, le due anime del tifo foggiano, in questa serata gelida in cui una pioggia a tratti rende pesante il campo di gioco, si uniscono dietro un unico striscione dedicato proprio alla memoria dei quattro ragazzi, definiti nello stesso “Figli di Foggia”. Molto bello anche per fattura ed estetica, oltre che per il suo significato intrinseco, lo striscione viene appeso con una cura e una devozione per certi versi maniacale.
Dopo diversi minuti di silenzio, la tifoseria foggiana mettono in scena un corposo spettacolo pirotecnico che, inevitabilmente, richiama l’attenzione di tutti i presenti distogliendoli persino dalla partita sul rettangolo di gioco. Due bandieroni in rappresentanza delle due curve, sventolano con continuità, offrendo un po’ di colore e soprattutto dinamicità al loro blocco, alla pari delle sempre belle e partecipate manate. In estrema analisi, novanta minuti di grande tifo, senza mai una pausa. Quella foggiana dimostra di essere tifoseria esperta e navigata, letteralmente da categoria superiore, nonostante la lunga pausa che non ha di certo appannato il loro smalto ma ha solo acuito la rabbia.
Sul fronte monopolitano, sarà il maltempo e il gelo, ma non c’è molta affluenza al “Veneziani”, nonostante la squadra stia vivendo un momento magico. Contro ogni pronostico, infatti, i “Gabbiani” stanno lottando per il primato e anche in quest’occasione portano a casa tre punti pesanti, che valgono il momentaneo primo posto in classifica. Se la città di Monopoli non ha risposto in massa, loro, la “Curva Nord”, ci sono sempre, quelli di sempre, che dall’Eccellenza e poi in serie D non hanno mai lasciato sola la propria squadra, meritando, eccome, questa e mille altre soddisfazione. Offrono una prova buona sotto tutti i punti di vista, durante la quale non può passare inosservato lo striscione verso i “Quattro angeli” di Foggia, applaudito da tutto lo stadio, dirimpettai compresi.
Dai vertici del calcio è in atto da tempo una guerra senza quartiere e spesso vigliacca contro gli ultras, come dimostra il vilipendio ai quattro poveri ragazzi scomparsi. Una guerra che mira a fiaccare anche le ultime resistenze e sostituire i tifosi e la loro forte identità con dei più malleabili clienti. Dovrebbero ammetterlo più coerentemente questo, quando parlano farsescamente di riportare gente allo stadio. Una cosa è certa, ossia che se il loro percorso fosse già stato compiuto, in sere come queste allo stadio non ci sarebbe più nessuno, se non fosse per i tanto bistrattati ultras. E il loro “prodotto commerciale” sarebbe senza dubbio meno appetibile e di conseguenza vendibile. Fossero onesti, dovrebbero solo ringraziare gli ultras anziché vessarli.