Dopo la breve parentesi pomeridiana con la Juve Stabia, il Monopoli torna a giocare al “Veneziani” in serata. Prima serata, alle 18.30 per la precisione. Una serata molto umida in cui, nonostante la deficitaria situazione di classifica, il pubblico risponde numeroso nella speranza di tratte punti vitali da questa partita molto delicata in chiave salvezza.
Partendo come sempre dagli ospiti, sono rappresentati dal solito striscione LATINA (molto bello, tra l’altrom visto da vicino) ed entrano a ridosso del fischio d’inizio. Numeri non esorbitanti ma comunque degni, che possono considerarsi ulteriormente positivi se si pensa alla costanza con cui i tifosi nerazzurri sono stati presenti ovunque. A ciò si aggiunge una prestazione di alto livello, che impreziosisce e avvalora ulteriormente la trasferta in Puglia. Praticamente non smettono mai d’incitare la squadra per tutti i novanta minuti e per quanto sarebbero comprensibili delle pause per rifiatare, non danno mai tregua, cantando sempre. E la cosa curiosa è che anche spostandomi dall’altra parte riesco a sentirli bene, il che aggiunge valore alla loro prova complessiva decisamente buona, migliore anche rispetto a tante altre tifoserie giunte da queste parti più numerose ma non di certo più motivate. Contro ogni pronostico iniziale, rimango completamente stupito da questo gruppo.
Allo stesso modo e come sempre nulla da dire sulla curva del Monopoli. Che oggi appare anche più numerosa, probabilmente incentivata dall’orario – almeno per loro – comodo, offrendo così un colpo d’occhio non indifferente. E con una squadra che perde nuovamente in campo, loro vincono invece la loro partita, con una prova canora al di sopra di ogni aspettativa. Belle manate e belli da sentire, mettono in mostra una prova compatta, decisa e volenterosa per tutto l’arco della gara. Bandieroni sempre al vento, sono la piacevole nota di colore a contorno di questa prova molto bella. A fine gara intimano ai loro giocatori di non avvicinarsi, duri cori contro tutti come perentorio punto esclamativo di una situazione in cui non ci possono essere più attenuanti o tempo da perdere. Una censura che ci sta: Monopoli non merita la retrocessione perché soprattutto gli ultras non la meritano.
Catello Onina