Il Monopoli, reduce dal pareggio esterno della scorsa settimana maturato sul campo della Virtus Francavilla, affronta in casa allo stadio “Vito Simone Veneziani” il Matera, che dopo quattro risultati utili consecutivi, in settimana ha incassato una sconfitta contro il Catania, per il recupero della terza giornata di campionato.

La gara si disputa di domenica pomeriggio alle 16.30, davanti a 1.741 spettatori (884 abbonati e circa 60 biglietti venduti ai tifosi ospiti).

Prima del fischio d’inizio, nei distinti, viene realizzata una coreografia costituita da un grande telone, che copre tutto il settore, raffigurante (di profilo) il centro storico della città barese, mentre sulla vetrata è collocato un grande striscione che riporta il codice di avviamento postale di Monopoli.

Il tifo sia in curva che nei distinti, anche se non viaggia in maniera parallela, risulta ben riuscito: in entrambi i settori, i cori risultano ben scanditi e ritmati con i tamburi. I due settori risultano ben colorati sia con le pezze appese sulla vetrata e in balaustra e anche tramite le bandiere e i bandieroni sventolati per tutta la gara. Bello anche il colpo d’occhio offerto dalle braccia alzate durante i battimani che sono pure accompagnati con il tamburo.

Da Matera giungono nella vicina Puglia una sessantina di supporter; si posizionano sparpagliati all’interno del settore ospiti e si fanno sentire a sprazzi e a più riprese durante tutta la gara. La nota cromatica è data dalle pezze sistemati sulla ringhiera del settore e da una sciarpata realizzata nel secondo tempo.

In campo la gara si decide tutta nell’ultimo frangente di gara quando i padroni di casa riescono a trovare la rete del vantaggio.

Dopo il triplice fischio finale entrambe le compagini vanno sotto i rispettivi settori: i padroni di casa festeggiano i tre punti appena conquistati e gli ospiti, nonostante la sconfitta, vanno a salutare i propri tifosi che manifestano un po’ di malcontento a causa dei risultati che stentano ad arrivare e che costringono la squadra ad occupare anche i bassifondi della graduatoria, anche a causa della pesante penalizzazione inflitta ad inizio campionato.

Testo di Federico Longo
Foto di Gabry La Torre