La settimana che ha preceduto il match tra i pugliesi del Monopoli e gli abruzzesi del Pescara è stata segnata dalla presenza agli allenamenti da parte dei ragazzi della Gradinata Est di casa. Bad Boys e CSM hanno cercato un confronto (costruttivo e assolutamente pacifico) con la squadra per capire come la rivelazione della passata stagione sia, in quella attuale, incapace di offrire lo stesso rendimento, non solo in termini di risultati ma anche di carattere.

L’avversario di turno non è di certo il più abbordabile per testare la voglia di riscatto. Il Pescara infatti, insieme al Crotone, è una di quelle compagini chiamate a contrastare lo strapotere del Catanzaro capolista. Il pubblico presente non è particolarmente numeroso, gli ultimi deludenti risultati hanno minato la fiducia dei tifosi di casa che questa sera, per evidente sfiducia, hanno lasciato le gradinate del Simone Vito Veneziani sguarnite. Dal canto loro però, sia i ragazzi della gradinata, CSM e Bad Boys, che quelli posizionati in curva nord, Ultras 1993 e AKM, incitano dal primo all’ultimo minuto gli undici in campo, anche se i loro sforzi resteranno inappagati. Il Pescara, infatti, sbanca Monopoli per due reti a uno e porta a casa tre punti importantissimi per tentare di tenere testa al ritmo forsennato della capolista.

Anche per i pescaresi la partita inizia prima del triplice fischio, visto che – come le cronache hanno abbondantemente raccontato – gli abruzzesi hanno incrociato lungo il tragitto un gruppo di modenesi impegnati a loro volta nella trasferta di Bari, con i quali hanno avuto un colorito scambio di opinioni, definiamolo così. I biancoazzurri fanno dunque il loro ingresso in due blocchi temporalmente distinti e, dopo essersi compattati, partono forte con il loro incitamento, con qualche dedica iniziale ai locali, soprattutto ai più vicini di settore, in virtù della nota idiosincrasia dei biancazzurri verso un po’ tutta la Puglia. Il loro tifo, positivo e continuo, viene poi premiato, come detto, da una bella vittoria che permette loro di rosicchiare qualche punticino al Catanzaro (fermato il giorno successivo a Foggia sullo 0 a 0), anche se il margine di dieci lunghezze resta attualmente difficilmente attaccabile.