Al Vito Simone Veneziani di Monopoli la compagine di casa affronta il Picerno e la partita, sul piano prettamente ultras, regala il ritratto più limpido delle diverse posizioni sposate dagli ultras a proposito del rientro sulle gradinate dopo l’assenza forzata dovuta alle note vicende sanitarie.
I padroni di casa si presentano, come da diverso tempo a questa parte, con la frattura tra AKM e UM 93 da una parte e Bad Boys e CSM dall’altra. Le due anime del tifo biancoverde ad inizio stagione avevano scelto strade opposte anche in merito alla linea sul rientro allo stadio: i ragazzi della Curva Nord, concordando con le decisioni prese dalla stragrande maggioranza dei gruppi ultras italiani, avevano preferito aspettare tempi migliori piuttosto che adeguarsi alle misure imposte, che garantiscono sì il rientro sugli spalti dei tifosi e tutelano e salvaguardano anche la salute pubblica attraverso l’adozione di protocolli di sicurezza, ma sono chiaramente limitativi per l’indole ribelle del mondo ultras. I ragazzi della Gradinata Est invece avevano preferito rischiare, immaginando che le restrizioni imposte non avrebbero comunque intaccato la loro libertà di espressione. In corso d’opera i fatti hanno dato ragione a questi ultimi e anche gli AKM e UM93, anche questa volta in linea con il cambio di rotta di numerosi gruppi italiani, sono ritornati sui propri passi riprendendo ad occupare il loro settore di pertinenza. La terza linea, quella più intransigente e oltranzista, che sul piano nazionale è portata avanti da gruppi storici quali UTC Samp o Seguaci della Nord Bari, è oggi rappresentata a Monopoli dagli Ultras Picerno che, in un’interpretazione radicale dell’ideale ultras, preferisce restare fuori aspettando tempi migliori. Senza entrare nel merito delle decisioni dei singoli e rispettandole comunque tutte, appare abbastanza evidente che la radicalizzazione del dibattito spesso muove da steccati ideologici statici, ignorando la realtà dei fatti; ci si muove lungo i selciati dell’ideologia dimenticando però che il movimento ultras, nella sua espressione aggregativa, rischia di perdere terreno quando antepone al sostegno e all’amore per la squadra questioni quali la coerenza, estrema, e il rispetto del codice non scritto. Scelte legittime e condivisibili, va ripetuto, ma che spesso costano caro insomma.
Quella che si disputa oggi a Monopoli è pertanto la sintesi perfetta del caleidoscopio ultras che, davanti ai problemi che il calcio moderno crea e pone, non ha mai trovato un’unica sintesi, evidenziando anzi i diversi colori di una sottocultura che da oltre 40 anni è comunque parte integrante dello sport più seguito in Italia.
Il tifo in un contesto così complesso passa quasi in secondo piano, anche se poi ci piace constatare che, nonostante il giorno feriale (si gioca infatti di mercoledì), a Monopoli nessuno si è tirato indietro, spingendo la squadra a raggiungere una vittoria importante ai fini della classifica che, grazie a questi 3 punti, si fa sempre più interessante.
Come già detto, da Picerno solo un manipolo si presenta nella città pugliese, assistendo alla partita in religioso silenzio.