Il Potenza nella prima parte della stagione è stato il club che ha collezionato, dopo Crotone e lo schiacciasassi Catanzaro, meno sconfitte, appena 3, ma è anche il club con più pareggi, 11. Alla luce di questo andamento altalenante la vittoria è l’unico risultato che i supporter del leone rampante potrebbero accettare per rilanciare il proprio feeling con la loro squadra. A tal fine, entrati nel settore a loro dedicato, partono forte con il sostegno, dedicando poi un paio di insulti ai padroni di casa, con i quali negli ultimi anni i rapporti sono diventati più tesi. I potentini anche in trasferta riescono a compattarsi, facendo quadrato, regalando di fatto l’impressione di una curva con un’impronta ultras forte: cori secchi e sventolio di bandiere di ottima fattura, con una matrice in parte anglosassone. I rossoblu, infatti, già a partire dai primi anni ’90 abbandonarono i tamburi optando per un tifo con chiari richiami alla cultura d’Oltremanica. La vittoria finale, seppur sofferta, rende onore agli oltre 200 lucani arrivati fino a Monopoli e alla loro pazienza a fronte degli alti e bassi di quest’anno.

Clima teso quello che si respira invece in casa biancoverde dove, dopo le ottime stagioni disputate in Lega Pro, la società pugliese, anche grazie all’ingresso di nuovi soci, aveva promesso un campionato d’alta classifica. Il campo, giudice ultimo, sta però smentendo i proclami di agosto così la Gradinata Est ha quindi deciso, dopo le ultime scialbe prestazioni, di dedicare i propri sforzi solo alla maglia, ignorando chi la indossa. Bad Boys e CSM, si sono prodigati nel sostenere e incoraggiare gli undici in campo sin dalle fasi di riscaldamento, entrando nel loro settore con largo anticipo rispetto alle abitudini proprio per non lasciare intentata nemmeno la carta del supporto massimo e della vicinanza fin dalle prime fasi della giornata. La partita però, nonostante il supporto incessante della Est così come dell’altro settore caldo dello stadio pugliese, la Curva Nord, ha preso la solita insperata piega.

Al triplice fischio perciò, mentre i giocatori del Potenza correvano sotto al settore occupato dai propri sostenitori per raccogliere i meritati applausi, in casa monopolitana è scoppiata una contestazione che ha coinvolto tutto lo stadio: agli undici in campo non vengono tanto rimproverati gli scarsi risultati, quelli possono anche starci se almeno si prova a sovvertirli; quello che ha creato non pochi malumori nella tifoseria di casa sono le prestazioni incolore di questo primo scorcio di campionato, frutto di un approccio impersonale e senza mordente da parte di chi scende in campo. Dopo aver dato tutto a questa squadra, concedendo più di qualche appello senza condizioni, sembrerebbe che il ventaglio delle possibilità sia ormai esaurito e che ora la controparte tecnica della compagine monopolitana trovi il modo di sdebitarsi con la tifoseria mettendo in gioco tutto e con ben altro piglio