Il Cerignola torna in serie C dopo ben ottantacinque anni dall’ultima apparizione in un campionato professionistico, ovvio che si sta parlando di un altro calcio e di un’altra situazione storica. Se andiamo a vedere il girone C della nostra terza serie, troviamo formazioni storiche con tifoserie quotate, per questo motivo il ritorno tra i professionisti della squadra pugliese può rappresentare un buon banco di prova per una tifoseria che viaggia sulle ali dell’entusiasmo di una promozione guadagnata a mano bassa.
A proposito di viaggiare, la prima trasferta è di quelle impegnative, il Monterosi non gioca nel suo stadio abituale ma dopo una serie di richieste per venire ospitata nelle vicinanze e dopo la classica serie di rifiuti, si vede costretta a migrare a Pontedera. Cerignola – Pontedera andata e ritorno non è proprio una gita fuori porta ma l’entusiasmo per la promozione e la possibilità di avere a che fare con situazioni del tutto nuove, porta ad abbattere gli ostacoli ed a mettersi in viaggio per la Toscana. Alla fine i numeri sono più che buoni, a spalleggiare gli ultras provenienti dalla Puglia ci pensano un buon numero di emigranti che si sono stabilizzati nella zona e naturalmente non vogliono mancare ad un evento calcistico del genere con la possibilità di rimarcare le proprie origini.
Che l’entusiasmo della tifoseria sia ai massimi livelli si può ben intuire dai primi cori, intonati da tutti i presenti, poi gli ultras prendono in mano le redini del tifo e proseguono in una prova gagliarda con pochi punti deboli, del resto sul terreno di gioco c’è poco da sorridere visto che l’attaccante dei padroni di casa Costantino, festeggia una tripletta già nei primi quarantacinque minuti, mettendo praticamente in ghiaccio il risultato già a metà partita.
Malgrado un risultato fortemente negativo, il tifo dei pugliesi è piuttosto continuo e coinvolgente, molti cori a ripetere ed altrettanti in dialetto, aspetto quest’ultimo che si fa preferire in quanto è scontata una buona dose di fantasia. Magari poteva essere fatto qualcosa in più a livello di colore, una sola bandiera sventolata per lunghi tratti della partita è un po’ poco ma nel complesso, viste anche le difficoltà logistiche, c’è da apprezzare chi si mette in viaggio per una partita di terza serie. Viaggio mica da poco ma come diceva una pubblicità di una nota marca di bibita gassata qualche decennio fa, i tifosi fuori casa contano il doppio. Alla prossima trasferta!
Valerio Poli