Partita veramente proibitiva quella fra Montescaglioso e Vultur Rionero, condizionata dalle rigide condizioni atmosferiche. Una pioggia battente e una fitta nebbia hanno infatti accompagnato tutto il decorso del match che, per questi motivi, è stato a solo appannaggio dei pochi veri fedelissimi. E in effetti sono appunto un manipolo per parte ad assistere ai novanta minuti, accompagnando le proprie squadre con un tifo sì continuo e proporzionalmente abbastanza rumoroso, dati i numeri e le circostanze, ma chiaramente anche con colore quasi nullo se si eccettuano le pezze esposte alla recinzione.

In ragione anche dei pochi intimi, imponente può giudicarsi il dispositivo di sicurezza approntato per l’occasione. Pesano senza dubbio alcuni screzi del passato fra le parti, così come ormai da tempo i rioneresi si portano dietro la coda lunga dei fatti di Vaglio con i melfitani, ma in ragione del larghissimo tributo di arresti, daspo ed ogni sorta di sanzione collettiva possibile (leggasi divieti di trasferta), si potrebbe pure dire che il loro debito sia stato abbondantemente pagato. Anche se a giudicare dalle ultime diffide pervenute dopo la gara con l’Angri nei playoff, siamo forse più prossimi ad una “fine pena mai”. A dispetto di tutto però i ragazzi sugli spalti resistono, esattamente come avviene a Montescaglioso dove parimenti sono giunte di recente altre 4 diffide, e questa è forse la beffa migliore che si può fare ad un sistema così stupidamente repressivo come questo.

Partita avara di emozioni invece in campo, dove oltre al meteo pesa sugli equilibri anche un’espulsione a carico dei locali, che rimangono in inferiorità numerica dopo soli cinque minuti. Il risultato resta lungamente bloccato sullo zero a zero, risolvendosi solo nel finale in favore degli ospiti che trovano la via del goal grazie ad un calcio di punizione.

Foto di Liborio Martino