A Montevarchi, nel primo week-end di settembre, è doppia festa: per primo si celebra la Festa del Perdono che attira, ogni prima domenica del nono mese, visitatori e curiosi da ogni dove, rivivendo per le vie del centro storico cene, spettacoli ed animazioni in stile mediovale. Il momento più spettacolare sicuramente rimane la disputa del Gioco del Pozzo, una rievocazione delle antiche usanze nella cornice di Piazza Varchi, dove i quattro rioni della città (San Francesco, Santa Maria, Sant’Andrea e San Lorenzo) si sfidano fin dal sabato sera in un gioco d’epoca. Quest’anno un improvviso temporale ha costretto la sospensione e il rinvio al giorno successivo, in concomitanza con il ritorno del Montevarchi in serie D. Per questo, allo stadio comunale “Brilli Peri” ci sarà più di qualche defezione visto che molti militanti al Pozzo sono anche “curvaioli”.

Nella Curva Sud campeggia già lo striscione “IL TEMPIO DEL TIFO”, pian pianino inizia l’affluenza sugli spalti e sui gradoni vengono attaccati vari stendardi. Il primo coro goliardico, “Mangio nana e rocchini siamo Montevarchini…”, non è altro che un segno di appartenenza alla propria terra e alle proprie tradizioni, infatti è tassativo degustare questo piatto tipico nei festeggiamenti del Perdono. Poi durante la partita si registrerà un bel tifo con battimani, bei ritmi del tamburo e lo sventolio delle bandiere simboliche del gruppo, “Assenti presenti” e quella raffigurante i due vecchi presidenti Vasco Farolfi e Lezio Lesi, costantemente in alto aiutate anche da un bel venticello che le estende completamente. Peccato solo non aver visto nessun fumogeno oppure uno striscione alla squadra per questa nuova avventura che andranno ad affrontare, ma è solo una mia opinione personale su quella che avrei ritenuto una sorta di ciliegina sulla torta.

La sorpresa più simpatica e inaspettata della giornata è rappresenta dalla presenza di un solo tifoso del Sasso Marconi, che ha con sé persino uno striscione, un semplicissimo “Forza Sasso” mentre, per gran parte della partita, sventolare anche una bandierina gialloblu.

Da segnalare, prima della partita, la consegna degli ultras al giocatore Gorini di una fascia da capitano speciale con il simbolo della società, un pallone di cuoio stilizzato e la scritta “Curva Sud Montevarchi”.

In campo però, a dispetto della “doppia festa” per il Perdono e il ritorno in D, è stata invece festa solo a metà, con i montevarchini che hanno rimediato una sconfitta casalinga per 2 a 1. Il più contento della giornata sicuramente rimane il temerario tifoso del Sasso.

Giovanni Padovani.